Prima del ritiro della squadra, l'ad del Milan, Marco Fassone, dagli studi di Milan TV ha risposto alle domande dei tifosi rossoneri in una trasmissione che è andata in live anche su Facebook. Quelle riportate di seguito le dichiarazioni di Fassone.


Su Li Yonghong e Elliott
«I famosi 32 milioni il Milan li ha ricevuti la settimana scorsa. Io devo controllare se ho le risorse necessarie per gestire il Club e per adesso è così. Per me l'importante è che il Club sia solido.

Mi auguro che il proprietario ci sia sempre e ci supporti, Li Yonghong l'ha fatto e il fondo Elliott si è impegnato - anche per iscritto - con un documento che abbiamo presentato alla UEFA.

Dobbiamo fare assolutamente attenzione alle regole del fair play finanziario, il bilancio tra entrate e uscite dovrà essere in pareggio.

Stiamo lavorando con la stessa intensità di sempre. Spero che l'interesse di tutti, soprattutto a livello mediatico, torni sul campo. Vogliamo che il Milan torni a competere con le migliori dieci squadre al mondo: il Milan e questa città hanno delle potenzialità straordinarie, ma serve l'appoggio di tutti.»



Sulla sentenza Uefa
«Vogliamo che sia giudicato il Milan non i suoi azionisti. Riteniamo il verdetto della Uefa ingiusto. Noi abbiamo cercato in 12 mesi di esprimere la volontà di rispettare le regole. Abbiamo presentato piani che indicano come nei prossimi 3 anni le perdite del club non saranno più quelle del passato ma saranno contenute. Questo non è bastato. Mi auguro che davanti al Tas - la cui decisione non dovrebbe superare la scadenza del 20 luglio - si possa leggere la storia recente del Milan in modo diverso.

La decisione della Uefa di punirci in quel modo si riferisce alla violazione degli ultimi 3 bilanci. Non ci sorprende quello, lo sapevamo. Quello che ci sorprende è la decisione di squalificare il Milan dalle coppe, che è difforme rispetto ad altre decisioni.

Non voglio irritare, quindi non mi soffermo. La connessione tra questa sentenza e la proprietà è spesso tirata per i capelli, anche se all’interno della decisione della Uefa esistono dei riferimenti al futuro del Milan che, a giudizio di questi giudici, può apparire nebuloso e che noi cercheremo di rendere trasparente, facendo in modo che venga giudicato il Milan e non gli azionisti del Milan».


Sul mercato
«È bello ricominciare la stagione insieme ai nostri tifosi. Bonucci? Leo è il nostro capitano, è un punto di forza e non stiamo assolutamente discutendo una sua partenza: spero rimarrà con noi a lungo. Reina, Strinic e Halilovic sono tre ottimi giocatori. Halilovic era un'opportunità, ha un talento incredibile.

Rinnovo Romagnoli? Ha sposato il Milan, vuole stare qui e vincere. Con Cutrone c'è molto più di una stretta di mano, presto confermeremo che rimarrà in rossonero a lungo.

Prevediamo altri tre acquisti di qualità nelle zone nevralgiche del campo, sarà un mercato fatto di entrate e uscite. Abbiamo sufficiente denaro per fare mercato, per ora Mister Li non ci ha fatto mancare niente.»


Su sponsor e squadra B
«Con Puma nasce una nuova e bella avventura, credo possa accompagnarci nella nostra rinascita. Ci teniamo ad avere una squadra femminile, stiamo facendo di tutto per costruire una squadra competitiva. La scelta di Carolina Morace come allenatrice è un segnale forte, parliamo di un'icona.

Seconda squadra? Mirabelli ci tiene molto, ci darebbe modo di fare crescere i nostri giovani, che si confronterebbero in un campionato come quello di Lega Pro. Se i parametri della Lega ci daranno il via libera, parteciperemo al campionato già dalla stagione 2018/19.»


Sui progetti futuri
«Nella logica di un proprietario illuminato, credo, sia difficile immaginare di bloccare l’ipotesi che il Milan abbia uno stadio di proprietà o che ristrutturi San Siro.

Io credo che la progettualità che stiamo portando avanti sia intelligente. Qualunque proprietà arrivi sono convinto che lo porterà avanti.»