Gli UAP (unidentified anomalous phenomena, anomalous ha sostituito aerial) sono oggetti che appaiono nel cielo, sott'acqua o nello spazio e che non possono essere catalogati in base alle nostre attuali conoscenze scientifiche.

Mercoledì 31 maggio, la NASA ha tenuto una conferenza pubblica per discutere i risultati della sua task force sugli UAP, formata da 16 esperti in vari campi scientifici, che ha esaminato il materiale disponibile per capire meglio la natura e l'origine di questi fenomeni. 

Gli esperti hanno affermato che al momento sul tema non sono in grado di esprimersi da scienziati, sia per la scarsità di dati di alta qualità che per uno stigma persistente che incombe su questo tipo di materia. Le 16 personalità che lo compongono, operanti in diversi ambiti, dalla fisica all'astrobiologia, ha tenuto una sessione di quattro ore trasmessa in diretta su un webcast della NASA per discutere pubblicamente delle loro conclusioni preliminari in vista del rilascio di un rapporto che dovrebbe vedere la luce entro l'estate.

L'astrofisico David Spergel, che ha il ruolo di coordinatore del team, ha dichiarato che lo scopo della task force non era "risolvere la natura di questi eventi", ma piuttosto fornire alla NASA una "road map" per guidare le future analisi.

Il problema principale che gli esperti si sono trovati a dover affrontare è la mancanza di metodi scientificamente affidabili per documentare gli UFO, tipicamente avvistamenti di oggetti che si muovono in modalità tali da sfidare i limiti delle tecnologie conosciute e delle leggi della natura. Secondo quanto hanno fatto notare, i fenomeni in questione vengono generalmente rilevati e registrati con telecamere, sensori e altre attrezzature non progettate o calibrate per osservare e misurare accuratamente tali fenomeni.

"Se dovessi riassumere in una frase ciò che ritengo di aver imparato, è che abbiamo bisogno di dati di alta qualità", ha detto Spergel. "I dati attuali esistenti e i resoconti di testimoni oculari da soli non sono sufficienti per fornire prove conclusive sulla natura e l'origine di ogni evento UAP."

La commissione istituita dalla NASA rappresenta la prima indagine sugli UFO mai condotta sotto l'egida dell'agenzia spaziale statunitense. In precedenza il governo relegava tali indagini solo alle agenzie militari e a quelle collegate alla sicurezza nazionale.

Oltre allo studio della NASA, sul fenomeno continua comunque ad indagare anche il Pentagono, analizzando gli avvistamenti riportati negli ultimi anni da piloti militari. Le forze armate statunitensi hanno documentato più di 800 casi negli ultimi 20 anni, ha dichiarato Sean Kirkpatrick, direttore dell'AARO (All-domain Anomaly Resolution Office).

I panel avviati da NASA e Pentagono possono essere descritti come un'inversione a u per il governo Usa, dopo decenni passati a respingere, smentire e screditare segnalazioni di oggetti volanti non identificati, già dagli anni '40.

A differenza del Pentagono, il panel della NASA sta esaminando solo resoconti non classificati ottenuti da osservatori civili, un approccio che Spergel ha detto che consente la condivisione pubblica di informazioni tra entità scientifiche, commerciali e internazionali diverse, così come con il pubblico. I membri del panel hanno affermato che la maggior parte del loro lavoro si concentra ancora su fenomeni aerei.

Inoltre, sia la NASA che gli ufficiali della difesa e dell'intelligence hanno sottolineato che, sebbene non sia esclusa l'esistenza di vita aliena intelligente, non hanno trovato prove che suggeriscano un'origine extraterrestre per gli avvistamenti di UFO.

"Per sostenere che vediamo qualcosa che è una prova di intelligenza non umana, sarebbe necessaria una prova straordinaria, e noi non l'abbiamo vista", ha detto Spergel.