Esteri

Netanyahu non vuole sanzioni del Dipartimento di Stato Usa contro Netzah Yehuda

"Le sanzioni non devono essere imposte alle forze di difesa israeliane! Nelle ultime settimane ho lavorato contro l'imposizione di sanzioni ai cittadini israeliani, anche nelle mie conversazioni con alti funzionari del governo americano. In un momento in cui i nostri soldati combattono i mostri del terrore, l'intenzione di imporre sanzioni a un'unità dell'Idf è il massimo dell'assurdità e un basso livello morale. Il governo da me guidato agirà con tutti i mezzi  contro queste mosse". 

Questo è ciò che il  premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato a commento delle indiscrezioni che hanno anticipato sanzioni da parte del Dipartimento di Stato Usa contro "Netzah Yehuda", battaglione dell'esercito israeliano. Anche Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra israeliano ed ex capo di stato maggiore  dell'Idf, è sulla stessa lunghezza d'onda:

"Il battaglione Netzah Yehuda è una parte irrinunciabile delle Forze di Difesa Israeliane. È soggetto al diritto militare e deve operare nel pieno  rispetto del diritto internazionale. Lo Stato di Israele ha un sistema giudiziario forte e indipendente che valuta meticolosamente qualsiasi  denuncia di violazione o deviazione dagli ordini dell'Idf e dal codice di condotta, e continuerà a farlo". 

Quello che però quei due non dicono è che il 97esimo battaglione Netzah Yehuda, nato per consentire agli ebrei Haredi di sesso maschile di prestare servizio militare in un corpo che rispettasse le loro convinzioni religiose ultraortodosse, è composto da una manica di fanatici convinti che gestire e controllare i palestinesi sia una missione santa, incoraggiati per questo all'uso indiscriminato della violenza nei loro confronti (Anshel Pfeffer, Haaretz).

Questi esaltati, tra i vari crimini commessi, nel 2022 si sono macchiati anche della morte di Omar Assad, un palestinese di 78 anni la cui  autopsia ha stabilito che, dopo esser stato arrestato, è stato anche picchiato, motivo per cui ha avuto un attacco di cuore che ne ha causato il decesso. Come avvenuto in altre centinaia di casi in cui i militari israeliani sono stati oggettivamente trovati responsabili di crimini, anche i soldati che hanno assassinato Omar Assad non hanno pagato dazio per quanto fatto. Il problema per loro, però, è che Assad aveva anche un passaporto americano. Adesso, la schizofrenica amministrazione Biden in vista delle presidenziali di novembre, vuol far credere di essersi accorta di ciò che fino a ieri ha ignorato di vedere, iniziando a far pagare i delinquenti israeliani per i crimini commessi contro i palestinesi. Non solo. Infatti, pretende anche di voler far credere di supportare gli israeliani buoni (inviando loro le armi per difendersi) e di non supportare invece quelli cattivi (negando loro le armi per offendere persone innocenti).

E in base a nuove indiscrezioni, le pseudo sanzioni mirate decise da Washington dovrebbero colpire anche altre unità dell'IDF, oltre a Netzah Yehuda, sulla base degli emendamenti del senatore Leahy, diventati legge, che vietano al Dipartimento di Stato e al Dipartimento della Difesa Usa di fornire assistenza militare alle unità delle forze di sicurezza straniere che violino impunemente i diritti umani.

Le sanzioni di Washington ad unità dell'IDF sono solo una patetica foglia di fico con cui Biden vuole far credere agli elettori dem che non condividono il suo appoggio a Tel Aviv, che lui arma Israele per la sua difesa e non per annientare i palestinesi... mentre è in atto un genocidio nella Striscia di Gaza.

Ma Biden e chi lo consiglia ritengono realmente che gli americani che potrebbero/dovrebbero votarlo siano tanto idioti fino a tal punto?



Crediti immagine: twitter.com/LucianoBarak/status/1781778374878269739/photo/1

Autore Giuseppe Ballerini
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