I Patrioti per l'Europa di Orban, Le Pen e Salvini marginalizzano i conservatori di Meloni
Lunedì 8 luglio si è ufficialmente costituito al Parlamento Europeo il nuovo gruppo politico "Patrioti per l'Europa", che comprende i rappresentanti di 13 Paesi europei:
- Rassemblement National (Francia): 30 eurodeputati
- Fidesz e Partito Popolare Cristiano-Democratico (Ungheria): 11
- Lega (Italia): 8
- ANO (Repubblica Ceca): 7
- Giuramento e automobilisti (Repubblica Ceca): 2
- FPÖ (Austria): 6
- PVV (Paesi Bassi): 6
- VOX (Spagna): 6
- Vlaams Belang (Fiandre, Belgio): 3
- CHEGA (Portogallo): 2
- Partito popolare danese (Danimarca): 1
- La Voce della Ragione (Grecia): 1
- Lettonia First (Lettonia): 1
Il nuovo gruppo ha eletto come presidente Jordan Bardella del Rassemblement National (Francia) e Kinga Gál di Fidesz (Ungheria) come primo vicepresidente. Ma le vicepresidenze si sprecano. Infatti, a tale incarico sono stati nominati anche Roberto Vannacci della Lega (Italia), Klára Dostálová di ANO (Repubblica Ceca) e Hermann Tertsch di VOX (Spagna).
Anders Vistisen, del Partito Popolare Danese, è stato invece nominato capogruppo, mentre Gerolf Annemans di Vlaams Belang (Fiandre, Belgio) ricoprirà il ruolo di tesoriere.
Jordan Bardella, presidente del Gruppo, ha commentato così la nascita di Patrioti per l'Europa:
"I Patrioti per l'Europa rappresentano la speranza per le decine di milioni di cittadini delle nazioni europee che apprezzano la loro identità, la loro sovranità e la loro libertà. Come forze patriottiche, lavoreremo insieme per riprendere le nostre istituzioni e ri-orientare le politiche per servire le nostre nazioni e i nostri popoli".
La prima vicepresidente, l'ungherese Gál ha poi aggiunto: "Le elezioni europee hanno chiaramente dimostrato che un numero preponderante di elettori desidera che i confini europei siano nuovamente protetti. Amano la libertà e la pace. Sono a favore della cooperazione europea, ma non di un'Ue che agisca oltre le proprie competenze e punisca gli Stati membri per portare avanti le proprie politiche. Saremo la loro voce per i prossimi cinque anni".
Parlando a nome di Bardella, Jean-Paul Garraud, eurodeputato di RN ha descritto il rapporto tra Le Pen e Meloni in questi termini: "Ci sono delle considerazioni nazionali da fare in ciascuno dei due Paesi. Il gruppo non è un monoblocco ma ci sono sfumature in vari ambiti perché facciamo parte di un gruppo sovranista, rispettiamo le sovranità di ciascuno Stato. Questo non significa che i ponti sono tagliati, le cose evolvono ed evolvono nel buonsenso".
Il nuovo gruppo è adesso la terza forza in Europa e ufficializza il ruolo sempre più marginale a Bruxelles di Giorgia Meloni, che fino a poco tempo fa veniva descritta come arbitro delle sorti dell'Europa.
La nascita del nuovo gruppo, inoltre, rende ancor meno credibile il suo partito, Fratelli d'Italia, nel ruolo da lei rivenduto di partito conservatore. Infatti, se la Lega suo alleato di governo e se i suoi alleati d'oltreconfine in Ungheria e Spagna ritengono di dover creare un gruppo che meglio rappresenti il loro ruolo identitario e sovranista, persino anti-europeo, come fa allora Meloni a sostenere di avere con tali forze politiche identità di vedute, come lei sostiene?
Qual è il vero volto di Meloni? In Italia lo sappiamo, come hanno ben dimostrato le inchieste di Fanpage, in Europa, adesso, stanno iniziando a capirlo... forse.