Oggi, lunedì 18 luglio, a mezzogiorno in punto tutta la Francia si è fermata ed ha osservato un minuto di silenzio in omaggio alle 84 vittime del 14 luglio.

A Nizza migliaia di persone si sono raccolte in silenzio sulla Promenade Des Anglais, all'altezza del monumento che ricorda i cento anni dell'annessione della città alla Francia.

Erano presenti anche il primo ministro francese Manuel Valls e il ministro della Sanità, Marisol Touraine. Fischi si sono uditi all'indirizzo di Valls, al momento del suo arrivo e quando ha lasciato il lungomare, e alcuni gli hanno gridato "dimissioni, dimissioni".

 Alla cerimonia hanno preso parte anche il principe Alberto di Monaco ed il portiere della Nazionale di calcio francese, che ha partecipato agli ultimi campionati europei, Hugo Lloris, originario di Nizza.

Nell'occasione, la Promenade è stata chiusa e sono state prese misure eccezionali per garantire la sicurezza.

Il presidente François Holland ha osservato anche lui un minuto di silenzio a Parigi, a Place Beauvau, insieme al ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve.

Per quanto riguarda le indagini, non è ancora chiaro, come ha affermato anche il ministro Cazeneuve, se l'autore della strage, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel (nella foto sotto), abbia avuto effettivamente dei legami con gruppi terroristici.

Non si sa nemmeno se abbia davvero avuto dei complici. Alle 22 e 27 di giovedì 14 luglio, quindi una mezz'ora circa prima della strage, Bouhlel inviò un messaggio con la richiesta di altre armi ("Amène plus d'armes, amènes en 5 à C.") a un albanese di 38, che è stato arrestato insieme ad altre sei persone, delle quali una è stata rilasciata nella notte fra domenica e lunedì.

Più di 200 investigatori della direzione centrale della polizia sono attualmente al lavoro per identificare i destinatari dei messaggi inviati dal cellulare di Bouhlel.

Intanto, l'avvocato d'ufficio della ex-moglie fa sapere che la donna non aveva avuto modo di accorgersi in alcun modo che Bouhlel stava preparando il massacro. Lei stessa quella sera sarebbe dovuta andare sul lungomare per assistere allo spettacolo di fuochi d'artificio insieme ai bambini. Ragioni personali glielo impedirono.

Come riferisce il quotidiano Nice-Matin, citando una fonte vicina agli inquirenti, è stata smentita la notizia diffusa da tutti i media, secondo cui Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, prima del folle gesto, avrebbe inviato una somma di denaro, si parlava di 100 mila euro, alla famiglia in Tunisia.