Ecco spiegato come la Corea del Sud in due settimane ha fermato il contagio da Covid-19
Kang Kyung-wha è la ministra degli Esteri della Corea del Sud. Intervistata dalla BBC ha svelato come il Governo coreano abbia bloccato in pochissimo tempo il numero di contagi da Covid-19, senza ricorrere alla chiusura delle attività e al divieto di circolazione per le persone.
Il 5 marzo, la Corea del Sud era il secondo Paese al mondo, dopo la Cina, per numero di contagiati dal coronavirus SARS-CoV-2: circa 6mila, quasi il doppio di quelli registrati in Italia.
Ad oggi, 15 marzo, in Italia il numero di contagiati da coronavirus ha superato i 25mila, con oltre 1800 decessi. Quali sono, invece, i numeri odierni della Corea del Sud?
Secondo il Center for Systems Science and Engineering (CSSE) della Johns Hopkins University, i casi di contagio confermati in Corea sono complessivamente 8.086, di cui 7.504 ancora in essere, con 510 guariti e 72 morti.
In sostanza, la Corea del Sud ha fermato il contagio, lo ha fatto in tempi rapidissimi e, soprattutto, senza mettere in quarantena un'intero Paese.
Come? Così lo spiegato la ministra Kang. Oltre alla "sanificazione" dei luoghi e dei mezzi pubblici, la Corea del Sud ha effettuato una campagna di test a tappeto sull'intera popolazione per individuare chi fosse contagiato, anche senza mostrarne i sintomi, in modo da isolarlo perché non allargasse il contagio.
Lo ha fatto facendo tamponi ai conducenti delle auto in attesa ai semafori, alle persone che si recavano al supermercato e utilizzando la "tecnologia"... in parte con un martellamento di messaggi via telefono che davano indicazioni di carattere sanitario alle persone, in parte anche tracciando i movimenti di quanti erano stati trovati positivi, monitorandone gli eventuali spostamenti tramite Gps, telecamere di sorveglianza e controllo delle transazioni con la carta di credito.
Sabato, l’Assessore alla Sanità della regione Veneto, Manuela Lanzarin ha comunicato di voler percorrere questa strada allargando lo spettro dell’esecuzione dei tamponi anche ai contatti occasionali, "puntando così a isolare anche i positivi asintomatici, e ragionando sulla possibilità di concentrarsi su particolari categorie specifiche particolarmente esposte". La Lanzarin ha anche informato che sono stati inviati ai Sindaci i nominativi dei positivi del loro Comune, in modo da poter intensificare la sorveglianza attiva.
Nel mondo, a metà marzo, il numero di contagiati da Covid-19 ha oltrepassato i 160mila, 75mila sono le persone guarite, mentre quelle decedute sono oltre 6mila. L'Italia è il secondo Paese al mondo per numero di contagi, circa 25mila.