Assente l'America - Trump, infatti, dopo aver fatto presenza giusto il tempo per impartire qualche ordine ai subordinati di Canada, Italia, Francia, Germania, Giappone e Regno Unito se ne è ritornato immediatamente a Washington -, si è concluso a Kananaskis il vertice del G6, la cui importanza è stata quella che possiamo paragonare ad una riunione di condominio.
I supposti sei "grandi", niente di più che dei pagliacci da circo, alla fine della breve vacanza nell'Alberta hanno partorito una bozza di documento dove hanno annunciato di aver approfondito la cooperazione - con dichiarazioni congiunte - nei seguenti ambiti:
- Proteggere le catene di approvvigionamento dei minerali critici.
- Adottare, potenziare e condividere l'intelligenza artificiale.
- Collaborare all'innovazione quantistica.
- Prevenire, combattere e riprendersi dagli incendi boschivi.
- Contrastare le interferenze straniere, inclusa la repressione transnazionale.
- Combattere la criminalità transnazionale, come il traffico di migranti.
Pertanto, ad esempio, nessuna condanna alla Russia di Putin e neppure allo Stato ebraico di Israele, mentre il cancelliere tedesco Merz si è augurato che il regime degli ayatollah possa esser rovesciato, mentre gli altri pagliacci, sul tema Iran, hanno espresso il loro auspicio sul fatto che Teheran debba rinunciare al programma nucleare... in toto.
La signora Meloni ha riassunto la sua presenza in Canada dichiarando di aver incontrato il "Cancelliere della Repubblica Federale di Germania Merz, il Primo Ministro del Regno Unito Starmer, il Primo Ministro del Canada Carney, il Presidente degli Stati Uniti Trump e il Segretario Generale delle Nazioni Unite"... Guterres, il cui nome lo aggiungo io perché evidentemente lo aveva dimenticato.
Di che cosa può aver discusso Meloni con costoro? Del più e del meno, visto che i contenuti di tali colloqui - escludendo dei titoli sintetici - restano un mistero. Niente di cui stupirsi. Infatti, sarebbe stato persino surreale sapere che cosa potrebbe aver detto - ad esempio - in relazione al "contrasto nei confronti della criminalità transnazionale", dopo che lei ha fatto fuggire su un volo di Stato il libico Almasri: un assassino, un torturatore, uno stupratore che fa fortuna sul traffico di migranti!
I sei pagliacci rimasti in Canada non sono stati in grado neppure di rabberciare un documento comune di fine vertice, per non rischiare di far infuriare il loro collega a Washington.
Così, non hanno espresso nessuna presa di posizione contro Israele che, dopo il genocidio che sta intensificando nella Striscia di Gaza, ha deciso di aggredire uno Stato sovrano, l'Iran, ne più né meno come la Russia di Putin ha fatto con l'Ucraina. Ma per lo Stato ebraico nessuna condanna... nessuna sanzione... nonostante tra i punti della bozza di Kananaskis i sei pagliacci abbiano dichiarato di voler contrastare la repressione transnazionale (TNR), definita forma aggressiva di ingerenza straniera attraverso la quale gli Stati o i loro rappresentanti tentano di intimidire, molestare, danneggiare o assassinare individui o comunità al di fuori dei propri confini, "una pratica che mina la sicurezza nazionale, la sovranità dello Stato, la sicurezza e i diritti umani delle vittime, nonché i principi del diritto internazionale". Una pratica che lo Stato ebraico di Israele - in special modo negli ultimi due anni - ha perseguito, sta perseguendo e annuncia di voler perseguire anche in futuro!
E simili pagliacci, fino a ieri, pretendevano (e probabilmente ancora pretendono) di essere rappresentanti e tutori del diritto internazionale, compreso quello umanitario!