Il 25 aprile è stata l'annuale occasione per ricordare e celebrare la sconfitta di nazismo e fascismo e la liberazione del territorio nazionale dalle truppe tedesche.

La storia ci dice che le forze partigiane che contribuirono alla liberazione, riuscirono nell'intento anche grazie al supporto delle forze alleate, che fornirono loro armi, munizioni ed equipaggiamenti.

Quindi in questa occasione viene stabilito - e di conseguenza positivamente accettato - che il supporto dato a forze che hanno come obiettivo la liberazione del territorio nazionale da truppe di invasione straniere è cosa  buona e giusta, e che qualunque aiuto venga fornito a chi cerca di perseguire questo obiettivo è auspicabile e legittimo.

Sembrerebbe tutto pacifico e fuori discussione se non fosse che qui da noi, diversi personaggi che giustamente "celebrano" pubblicamente, la ricorrenza, poi, smesso di intonare bella ciao, si mettono a tempestare perché "qualcuno" fornisce aiuti, anche e soprattutto militari, all'Ucraina, impegnata da più di un anno a fronteggiare - guarda caso - proprio un invasione di territorio nazionale da parte della Russia di Putin.

E' bene rimarcare che si tratta non della "Russia" tout court, ma della Russia "di Putin" perché il problema principale è proprio questo. E' cervellotico invocare improbabili "disarmi" quando periodicamente sulla scena internazionale si affacciano personaggi del genere dello "Zar"; disarmarsi e poi trovarsi di fronte tipetti come Hitler ieri e Putin oggi significa solo consegnarsi alle fauci del lupo con mani e piedi legati, e le conseguenze la storia ce le ha insegnate.

Come le "figure" di cui sopra non riescano a percepire l'evidente contraddizione in cui inesorabilmente piombano, sembrerebbe un mistero, solo che poi, alla fine, mistero non è, perché sacrificare la coerenza, produce frutti, gettoni di presenza televisivi e magari qualche manciata di voti in più,  e qui si spiega tutto, anche costoro.... devono sbarcare il lunario.