Esteri

Putin: nel caso di attacco a Russia e Bielorussia (anche con armi convenzionali) potremmo rispondere usando l'atomica

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso fiducia nel fatto che la triade nucleare russa [1] garantisca la sicurezza del Paese e contribuisca a mantenere l'equilibrio nel mondo.

"Oggi la triade nucleare resta la garanzia di sicurezza più importante per il nostro Paese e il nostro popolo, uno strumento per mantenere la parità strategica e l'equilibrio di potere nel mondo", ha affermato Putin durante una riunione del comitato permanente del Consiglio di sicurezza sulla deterrenza nucleare.

"Vediamo anche che l'attuale situazione militare e politica sta cambiando rapidamente e siamo tenuti a tenerne conto. Ciò include l'emergere di nuove fonti di minacce e rischi militari per la Russia e i nostri alleati. È importante prevedere come si svilupperà la situazione e, di conseguenza, adattare le disposizioni del documento di pianificazione strategica alle realtà attuali", ha poi precisato, riferendosi alla dottrina nucleare.

"Nell'agenda di oggi abbiamo un problema che è correlato all'aggiornamento delle fondamenta della politica statale nel campo della deterrenza nucleare. Insieme alla dottrina militare, questo è un documento che definisce e dettaglia ufficialmente la strategia nucleare della Russia", ha detto Putin.

"Ci riserviamo il diritto di usare armi nucleari in caso di aggressione contro la Russia e la Bielorussia, in quanto membro dello Stato dell'Unione – ha detto Putin, citato dalle agenzie di stampa russe –. Tutte queste questioni sono state concordate con la parte bielorussa, con il presidente della Bielorussia, incluso se il nemico, usando armi convenzionali, crei una minaccia importante alla nostra sovranità". 

Tra le precisazioni proposte alla dottrina sull'uso delle armi nucleari, figura anche quella di considerare "l'aggressione di uno Stato non nucleare con la partecipazione di uno Stato nucleare come un loro attacco congiunto alla Russia", ha aggiunto Putin. E la Russia "potrebbe prendere in considerazione l'uso di armi nucleari non appena riceverà dati affidabili sul lancio massiccio di mezzi di attacco aerospaziali, tra cui missili e droni, e sul loro attraversamento del confine di stato russo". 

Queste parole Putin le ha pronunciate mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a New York, salutava l'uscente segretario NATO Stoltenberg, per sottolineare l'importanza dell'attuazione tempestiva di tutti gli accordi raggiunti al vertice dell'Alleanza Atlantica di Washington. In particolare, affinché gli stati membri realizzino i loro impegni sull'assegnazione di 40 miliardi di euro per il prossimo anno.

Zelensky, inoltre, continua a chiedere all'amministrazione Biden il via libera all'utilizzo di missili NATO a lungo raggio all'interno del territorio russo.

Infine, il presidente ucraino, ha parlato all'Assemblea delle Nazioni Unite affermando di aver presentato un piano di pace per la cessazione delle ostilità con Mosca.


[1] Una triade nucleare risulta costituita da tre componenti: terrestre, navale ed aerea. Quella russa basa 
la componente terrestre sui missili balistici SS-18 Satan, SS-25 Sickle e SS-27;
la componente navale sui sottomarini nucleari della classe Delta IV, Borej e Typhoon dotati di missili SS-N-20 Sturgeon e SS-N-30 Mace;
la componente aerea sui bombardieri strategici Tu-22M, Tu-95 e Tu-160.

Autore Marco Cantone
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