Numerosi studi pubblicati suggeriscono sempre di più una relazione causale tra l’insorgenza di cancro e di altre patologie ed esposizione ad inquinanti ambientali, in particolare metalli pesanti, policlorobifenili (PCB) ed altri prodotti.

L’inquinamento ambientale sembra essere determinante per l’insorgenza di diverse patologie, pertanto bisogna avere una grande attenzione verso questo aspetto.

Alcuni autori recentemente, dosando i metalli pesanti presenti nel tessuto tumorale, sono giunti alla conclusione che questi vengono accumulati nel tessuto neoplastico e attraverso differenti azioni possono stimolare la progressione dei tumori mammari e ridurre la sensibilità ai vari trattamenti. 

Anche in altri pazienti con cancro sono stati trovati in alcune matrici biologiche metalli pesanti e altri tipi di sostanze inquinanti.

Noi abbiamo dosato,  in  pazienti oncologici che vivevano in zone considerate a rischio di inquinamento, 14 metalli pesanti nel sangue (alluminio, antimonio, arsenico, bario, cadmio, cromo, ferro, litio, mercurio, nichel, piombo, rame, stronzio e zinco) e nel  capello e 12 PCB nel sangue ritenuti tra i più cancerogeni.

Abbiamo rilevato che i pazienti osservati avevano tutti in quantità variabile la presenza, specialmente nel sangue, di metalli pesanti e di alcuni PCB.  Abbiamo comunque rilevato in tutti i pazienti livelli di metalli spesso almeno tre volte superiori al valore massimo (symbiosisonlinepublishing.com/cancerscience-research/cancerscience-research52.php).

Abbiamo già descritto, inoltre, in un precedente studio pilota su 20 volontari, la presenza di metalli pesanti e PCB nei pazienti con tumori del distretto testa collo e patologie tiroidee  (link.springer.com/article/10.1007%2Fs10534-018-0091-9).

 

La nostra terra è il luogo dove viviamo, l’ambiente interagisce con noi e noi dobbiamo rispettarlo.

La terra in cui viviamo è come una multiproprietà che ci accoglie temporaneamente e tutti abbiamo il dovere di lasciarla pulita alle future generazioni.