Ennesima sparatoria negli Stati Uniti, cinque luoghi comuni da evitare
Ennesimo massacro in una scuola statunitense e tutti, giustamente, a prendersela con l'assenza di limitazioni per il possesso di armi 'portatili'.
Però, c'è da sapere che non sono i Repubblicani a mantenere le leggi sulle armi, ma è la Corte Suprema a confermare la vigenza del II Emendamento: anche di recente, nel 2022, con la sentenza che ha addirittura ripristinato il diritto di portare armi negli spazi pubblici nello stato di New York che aveva legiferato contro.
E la sparatoria nella Covenant School, con tre bambini morti in una scuola primaria di Nashville in Tennessee, questa volta non è stata causata dal solito suprematista bianco, ma da una donna che si riteneva transgender e odiava il fatto di aver dovuto frequentare una scuola cristiana.
Inoltre, negli USA si registrano ogni anno circa 6 omicidi ogni 100mila abitanti, 10 volte quanti in Italia o Germania, 20 volte la Gran Bretagna, 5 volte l'adiacente Canada.
Ma la questione è più complessa: in USA un terzo degli omicidi è commesso senza uso di armi da fuoco.
Almeno per le statistiche, va ricordato che il 'libero mercato delle armi' statunitense non si ferma ai confini federali, ma si estende lungo la filiera del narcotraffico, in Costarica con 10 omicidi ogni 100mila persone, poi in Colombia con 23 ed infine in Messico che supera i 26.
Infine, a differenza dell'Europa, in USA il Congresso federale ha il potere di «provvedere all'organizzazione, all'armamento e alla disciplina (e) ... a convocare la Milizia per eseguire le leggi dell'Unione e sopprimere le insurrezioni» in base all'Articolo 1 sezione 8 della Costituzione.
Per questo il Secondo Emendamento prevede nei singoli Stati che «il diritto dei cittadini di detenere e portare Armi non potrà essere violato».
Se ne verrà mai a capo?