Il tanto atteso piano di ristrutturazione di Deutsche Bank, alla fine si è rivelato un flop.

I mercati non hanno apprezzato la strategia (essenzialmente difensiva e fondata su tagli drastici dell'organico) del colosso bancario tedesco, che nella prima sedute della settimana a Francoforte ha perso oltre il 5%.

Spese per oltre 7 miliardi di euro, tagli al personale per 18mila dipendenti, il tutto per uscire dal settore degli investimenti finanziari, dedicandosi alle attività concentrate sul supporto a famiglie ed imprese.

Il piano prevede anche la creazione di una bad bank nella quale far confluire ben 74 miliardi di euro di asset giudicati “rischiosi”, comprendendo anche i prodotti finanziari altamente speculativi.

Tutto questo significherà per l'istituto bancario tedesco una riduzione del fatturato del 20%, anche se è previsto il parrggio di bilancio già nel 2020.

A penalizzare il titolo, la valutazione di questo piano da parte degli analisti che giudicano negativamente il ridimensionamento di Deutsche Bank che potrebbe mettere in discussione la sua immagine di banca mondiale, incidendo pertanto sui profitti e rimandando più avanti nel tempo il ritorno alla redditività.