Mercoledì sera i tre premier del cambiamento, Salvini, Di Maio e Conte, si sono riuniti a Palazzo Chigi per fare il punto dell'agenda di Governo, come ha ricordato sui social lo stesso presidente del Consiglio, indicando in investimenti, decreto sblocca cantieri e autonomia regionale i temi trattati.

E per dimostrare che il Governo si sta muovendo, Conte, giovedì, ha annunciato il "Proteggi Italia", il più grande piano per il contrasto al dissesto idrogeologico mai realizzato in questo Paese, in base al quale saranno "messi a sistema" (qualunque cosa voglia significare) 11 miliardi di euro (mentre da spendere per quest'anno ce ne sono solo 3), saranno sbloccati cantieri, saranno semplificate norme, si farà tutto bene e rapidamente...

Ma nonostante i tentativi di nascondere i problemi, questi rimangono e si ingigantiscono pure, mettendo in evidenza tutte le criticità dell'alleanza di Governo. Salvini e Di Maio sui loro profili social evitano accuratamente di parlarne, ma, ad esempio, Tav e Autonomia delle regioni sono argomenti all'ordine del giorno su cui il Governo dovrebbe decidere, ma non sa come perché Lega e 5 Stelle hanno al riguardo punti di vista diametralmente opposti.

Così, mentre Conte parla di clima sereno, Matteo Salvini incalza Luigi Di Maio per arrivare ad una conclusione sui dossier aperti da troppo tempo, "dalla Tav all'autonomia", senza rimandare tutto a dopo le europee.

Il capo politico grillino gli risponde in un'intervista su Repubblica: "Noi sosteniamo l'autonomia ma non lo spacca-Italia. All'ottimo ministro Stefani [ministra per gli affari regionali e le autonomie in quota Lega, ndr] lo abbiamo detto chiaramente: permetteremo alle Regioni che lo chiedono di poter gestire alcuni servizi. Ma il percorso non sarà breve. Ci sarà una pre-intesa approvata in CdM dopo un vaglio politico mio, di Salvini e di Conte.

Poi il presidente inizierà una trattativa con i governatori di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Infine si andrà in Parlamento e lì i presidenti delle Camere decideranno se sarà emendabile o no il testo delle intese".

Un approccio del tutto diverso rispetto a quello della Lega che punta a chiudere la trattativa mirando ad un accordo che finirebbe per estromettere lo Stato dalla gestione delle risorse di alcune competenze chiave come la sanità. Ma questo i 5 Stelle, e non solo loro, non possono arrivare ad accettarlo.

E la tratta Tav Torino Lione? La relazione è ormai arrivata sul tavolo del Governo da giorni. Le conclusioni sono note. Ma la decisione se sospendere o meno i lavori non è stata presa. In base all'ultimo "annuncio" di Toninelli tutto dovrebbe essere deciso entro il 10 marzo. Che cosa dovrebbe accadere nei prossimi giorni per appianare posizioni inconciliabili non è ancora possibile stabilirlo.

E per far capire lo stato di "armonia" che caratterizza l'attuale esecutivo, basti notare che Salvini questa mattina era a Monfalcone per celebrare la consegna da parte di Fincantieri della nave "Costa Venezia" a Costa Crociere. Ma perché il ministro dell'Interno dovrebbe presenziare a un evento a cui invece dovrebbero partecipare il premier o il ministro dello Sviluppo economico o quello dei Trasporti?

Stando così le cose non rimane che attendere di vedere quale sarà la miccia che farà esplodere tutte le contraddizioni di questo Governo.