Gli esperti dell'Aiea (l'agenzia che opera sotto l'egida delle Nazioni Unite con lo scopo di promuovere l'utilizzo pacifico dell'energia nucleare) dislocati presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, al momento non hanno rilevato alcuna presenza di mine o esplosivi nell'impianto, o perlomeno nelle parti di essa a cui hanno potuto avere accesso, secondo quanto dichiarato mercoledì dalla stessa agenzia.

Ieri, Russia e Ucraina si sono accusate a vicenda di aver pianificato un attacco a quella che è la più grande centrale nucleare operante in Europa, su cui l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni per le possibili conseguenze di bombardamenti e/o esplosioni al suo interno, definite potenzialmente catastrofiche.

Gli esperti dell'Aiea hanno ispezionato parti dell'impianto, così come hanno fatto nei giorni scorsi, comprese alcune sezioni del perimetro del grande bacino di raffreddamento, senza osservare finora alcunché che potesse indicare la presenza di mine o esplosivi.

Gli stessi esperti hanno però richiesto ulteriori accessi a zone non ancora visionate. In particolare, è stato definito essenziale l'accesso ai tetti degli edifici dei reattori 3 e 4, nonché l'accesso a parti delle sale delle turbine e ad alcune parti del sistema di raffreddamento della centrale.

Una dichiarazione delle forze armate ucraine di martedì citava "dati operativi" secondo i quali "dispositivi esplosivi" erano stati posizionati sui tetti di quei due edifici.

L'AIEA ha dichiarato di essere a conoscenza di segnalazioni secondo le quali mine e altri esplosivi sarebbero stati posizionati nella zona circostante la centrale.