Durante l'omelia della Messa per l'apertura del Sinodo dei Vescovi in Amazzonia di questa domenica, papa Francesco ha posto l'accento sull'aspetto missionario della Chiesa, richiamandosi a Paolo che, scrivendo a Timoteo, parla degli apostoli come "Pastori al servizio del Popolo di Dio", missionari aiutati nel proprio compito da un fuoco descritto come amore bruciante per Dio, da alimentare e ravvivare con l'aiuto dello Spirito Santo.

«Ravvivare il dono nel fuoco dello Spirito è il contrario di lasciar andare avanti le cose senza far nulla. Ed essere fedeli alla novità dello Spirito è una grazia che dobbiamo chiedere nella preghiera. Egli, che fa nuove tutte le cose, ci doni la sua prudenza audace; ispiri il nostro Sinodo a rinnovare i cammini per la Chiesa in Amazzonia, perché non si spenga il fuoco della missione.

Il fuoco di Dio, come nell'episodio del roveto ardente, brucia ma non consuma. È fuoco d'amore che illumina, riscalda e dà vita, non fuoco che divampa e divora. Quando senza amore e senza rispetto si divorano popoli e culture, non è il fuoco di Dio, ma del mondo.

Eppure quante volte il dono di Dio non è stato offerto ma imposto, quante volte c'è stata colonizzazione anziché evangelizzazione! Dio ci preservi dall'avidità dei nuovi colonialismi. Il fuoco appiccato da interessi che distruggono, come quello che recentemente ha devastato l'Amazzonia, non è quello del Vangelo.

Il fuoco di Dio è calore che attira e raccoglie in unità. Si alimenta con la condivisione, non coi guadagni. Il fuoco divoratore, invece, divampa quando si vogliono portare avanti solo le proprie idee, fare il proprio gruppo, bruciare le diversità per omologare tutti e tutto. [...]

Tanti fratelli e sorelle in Amazzonia portano croci pesanti e attendono la consolazione liberante del Vangelo, la carezza d'amore della Chiesa. Tanti fratelli e sorelle in Amazzonia hanno speso la loro vita. Permettetemi di ripetere le parole del nostro amato Cardinale Hummes: quando arriva in quelle piccole città dell'Amazzonia, va nei cimiteri a cercare la tomba dei missionari. Un gesto della Chiesa per coloro che hanno speso la vita in Amazzonia».


Successivamente, alla fine dell'Angelus, il Papa ha ricordato che «per tre settimane i Padri sinodali, riuniti intorno al Successore di Pietro, rifletteranno sulla missione della Chiesa in Amazzonia, sull'evangelizzazione e sulla promozione di una ecologia integrale», chiedendo ai fedeli «di accompagnare con la preghiera questo evento ecclesiale, affinché sia vissuto nella comunione fraterna e nella docilità allo Spirito Santo, che sempre mostra le vie per la testimonianza del Vangelo».