Nella fase di riassetto degli equilibri in Asia centrale, il Turkmenistan sta promuovendo il dialogo con il regime talebano dell’Afghanistan.
Al primo incontro del gruppo di lavoro congiunto USA-Turkmenistan tenutosi il 30 luglio, il viceministro degli Esteri turkmeno Vepa Khadzhiyev ha sottolineato l’importanza di un coinvolgimento delle autorità afghane nelle dinamiche internazionali. Ha inoltre affermato l’utilità di un ripristino del formato trilaterale che gli Stati Uniti avevano impostato nel 2020.
Secondo Khadzhiyev, riportare Kabul nei processi economici globali avrebbe ripercussioni positive sulla sicurezza e sulla stabilità sia dell’Afghanistan sia dell’intera regione. Adesso gli USA paiono intenzionati ad avviare meccanismi consultivi con sui temi dei diritti religiosi e dei diritti delle donne, ma per Ashgabad occorre fare passi ulteriori e concreti.
Dal canto suo, il Turkmenistan sta quindi aiutando la popolazione afghano inviando maggiori quantità di bombole di gas per farne abbassare il prezzo sul mercato interno. Inoltre, in ambito energetico e logistico ha siglato un memorandum di intesa con il Consiglio di cooperazione del Golfo, organismo che raggruppa Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Kuwait, Qatar e Oman.
Nella sfera dei trasporti di merci, poi, ha ospitato un convegno a cui hanno partecipato delegazioni nazionali e associazioni di categoria, in cui sono stati discussi i modi per migliorare la fluidità dei corridoi internazionali e incrementare il transito. Il Turkmenistan in particolare è coinvolto nel cosiddetto Corridoio dei Lapislazzuli, che dalla Turchia arrivando fino all’Afghanistan.