Nella mattinata di mercoledì, si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri n. 36, che ha approvato un’integrazione alla relazione al Parlamento per il 2020 per ottenere l’autorizzazione ad un ulteriore ricorso all’indebitamento, a seguito dell’intensificarsi dell’emergenza da Covid-19.

"Il Governo - come espresso in una nota - intende rafforzare ulteriormente il sostegno previsto per il sistema sanitario, per i cittadini e per le imprese e aumentare le risorse a favore della protezione civile e della sicurezza.

Si precostituiscono, inoltre, le condizioni per avere la disponibilità di risorse aggiuntive al fine di assicurare il finanziamento di eventuali ulteriori iniziative che si rendesse necessario adottare con tempestività e urgenza in un quadro di interventi coordinati a livello europeo.

Complessivamente, sentita la Commissione europea, la richiesta di autorizzazione all’ulteriore ricorso all’indebitamento, aggiuntiva rispetto a quanto già indicato nella Relazione al Parlamento 2020, è incrementata di 13,75 miliardi di euro (pari a circa 0,8 punti percentuali), da utilizzare nel corso del 2020. Considerata anche la precedente richiesta di autorizzazione, l’obiettivo programmatico di indebitamento netto potrà pertanto aumentare fino a 20 miliardi di euro, corrispondenti a circa 1,1 punti percentuali di prodotto interno lordo (PIL).

Considerato l’importo complessivo per il quale si chiede l’autorizzazione delle Camere, il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato potrà aumentare fino a 104,5 miliardi di euro nel 2020 in termini di competenza e a 154 miliardi di euro in termini di cassa, con un incremento degli stanziamenti fino a 25 miliardi sia in termini di competenza che in termini di cassa.


Come ha poi precisato in conferenza stampa il ministro dell'Economia Gualtieri: "Le risorse [sopra descritte, ndr] verranno utilizzate in parte nel primo decreto che stiamo preparando e contiamo di approvare probabilmente venerdì e che varrà 12 miliardi. Le altre saranno tenute come riserva per possibili futuri interventi da utilizzare in un quadro europeo".

Anche se non è ben chiaro come tali soldi saranno spesi - ad esempio, molte piccole imprese dicono che avranno problemi nel pagare l'affitto - le opposizioni si dichiarano soddisfatte per il fatto che il governo abbia accolto le loro richieste. Il problema, però, del modo in cui far arrivare questi soldi a chi ne ha realmente necessità rimane.