Dal 1968 al 1985, nei dintorni di Firenze, furono uccise otto coppie di amanti, appartati in auto nelle campagne circostanti.

Si registrano diverse discordanze di opinioni, circa l'attribuzione del primo duplice delitto alla stessa mano responsabile di quelli successivi, ma, almeno per gli altri sette, fino a un dato momento storico si riteneva che l'autore fosse lo stesso.

La Giustizia ha individuato tre colpevoli, coinvolti in una sorta di delirio di gruppo. Da sempre si è parlato di "Mostro di Firenze" per indicare chi compì questi orribili delitti.

Questo libro rappresenta lo sguardo di un comune cittadino, sconcertato da particolari e dettagli che si elidono gli uni con gli altri. "John Doe in Toscana" è un quadro ricco di riferimenti, metafore, comparazioni, dubbi e dolore. Negli Stati Uniti John Doe è un nome convenzionale per indicare un uomo la cui reale identità sia sconosciuta.

Esso nascerebbe al tempo di Edoardo III di Inghilterra, nell'ambito della terminologia giuridica. Attualmente gli investigatori statunitensi lo utilizzano per denominare un cadavere non identificato fino al momento del suo riconoscimento. In Italia è l'equivalente di Ignoto o NN. 

Buona lettura