Serie A, la Roma supera la Juventus e in classifica agguanta il Milan
Grazie alla vittoria ottenuta domenica sera contro la Juventus, il quinto successo consecutivo all'Olimpico senza subire gol, in classifica la Roma ha raggiunto il Milan a quota 47 punti.
Nel primo tempo, la partita è stata molto tattica per non dire assolutamente noiosa, con pochissime occasioni da gol. La Roma si è resa pericolosa con un tiro da fuori area di Dybala, respinto da Szczesny. L'occasione più ghiotta per la Juventus è stata su un traversone di Danilo che Rabiot ha colpito di testa, ma che Rui Patricio è riuscito a deviare sul palo.
Nella ripresa il gioco è stato più vivace e al 53' Mancini ha rotto l'equilibrio con un tiro dalla distanza. La Juventus ha reagito energicamente, ma è riuscita solo a colpire altri due pali, uno su punizione di Cuadrado e uno su corner di Paredes, con deviazione di Mancini.
Nel finale, Kean è stato espulso per fallo di reazione solo 40 secondi dopo essere entrato in campo. Nonostante ciò, seppur in dieci, la Juventus ha schiacciato la Roma nella propria metà campo e all'unltimo secondo è riuscita pure a sfiorare il pareggio.
Ecco come Allegri ha commentato la sconfitta:
"Sapevamo che avremmo trovato delle difficoltà, la Roma è una squadra scorbutica, che non concede; nel primo tempo avremmo potuto fare qualcosa in più ma loro hanno corso molto, come testimoniano i crampi a molti giocatori. Alla fine del primo tempo già stavano mollando tra le linee, con i centrocampisti, ma poi purtroppo abbiamo preso gol, in un’azione in cui potevamo difendere meglio. Moise? Ha sbagliato, ha chiesto scusa, ma ha sbagliato perché ha messo in difficoltà la squadra, è un episodio da cui trarre insegnamento.Comunque, a fine partita, ho detto ai ragazzi che deono stare tranquilli: abbiamo fatto 50 punti: dobbiamo recuperare, pensare all’Europa League e al camponato. Devono stare tranquilli perché nella storia del calcio credo non si sia mai vista la situazione che ha subito la Juventus quest'anno. Devo anzi fare i complimenti ai ragazzi, abbiamo obiettivi importanti da raggiungere e una sconfitta non può far crollare quello che stiamo facendo.Noi dobbiamo continuare a lavorare su questo, poi quello che è successo, quello che succederà non dipende dal campo. Noi dobbiamo arrivare in fondo al campionato ed essere tra le prime quattro, momentaneamente siamo secondi".
Queste le parole di Mourinho, miracolosamente riammesso in panchina dopo che gli è stata sospesa la squalifica assegnatagli in settimana dal giudice sportivo:
"Questa squadra, quando gioca da squadra… non sarà la migliore del mondo, dobbiamo dare sempre tutto per portare a casa il risultato. ... La Roma ha vinto perché i giocatori sono stati bravi, perché hanno dato il 100%. Non voglio dire che sia stata l’organizzazione tattica ad averci fatto vincere, perché la partita l’ha vinta l’atteggiamento dei calciatori. Però, io rispetto tanto Max (Allegri, ndr) e la squadra, stanno crescendo tanto, sono arrivati qua nel loro momento più alto della stagione.Sappiamo che quando la Juve compatta il suo blocco, che è un muro, è molto, molto difficile creare delle occasioni, e noi siamo una squadra che non segna neanche tanti gol, era importante cercare di avere un po’ di palla noi, abbassando più gente, e allo stesso non dare a loro quello in cui sono molto più bravi di noi: perché hanno più gamba di noi, hanno più intensità, hanno più velocità. E quando fanno delle ripartenze, per noi si fa difficile.Noi, con un blocco molto compatto, abbiamo difeso abbastanza bene e poi abbiamo avuto Rui che ha fatto qualche miracolo. E questo è importante, perché quando giochi contro una squadra come la Juve, sicuramente tu in porta devi fare molto bene. ...Il campionato è una maratona, si gioca in dieci mesi, sono tante partite e non sono gare uniche: noi sappiamo che in gara unica siamo capaci di fare qualche partita seria e siamo in grado di portare a casa il risultato anche contro squadre top del campionato. E per davvero la Juve senza infortuni, con questo allenatore e con questi giocatori, è grande, grande.Io non mi aspetto niente (in merito alla squalifica, ndr). Come dicevo prima della partita, c’è un procedimento in corso e devo rispettarlo. E finché non finisce, non voglio dire niente. Voglio ripetere quello che ho detto prima del match, ossia che voglio solo fare il mio lavoro in pace. Non voglio niente di più".