"I pesi morti" non li vogliamo.
Questa l‘affermazione di un infermiere di un pronto soccorso a sud di Salerno, rivolgendosi a un paziente anziano in sedia a rotelle.
Il povero vecchietto umiliato e deriso, con le lacrime sul viso, sottomesso all’ arroganza di un cretino in camice bianco, irrispettoso di ogni etica morale e civile.
Con questa premessa introduciamo la "Rivoluzione Sanitaria" del Governatore della Campania Vincenzo De Luca.
Parole, parole, parole, mancano i fatti, manca l'umiltà, la professionalità di persone senza devozione.
Con tutti i buoni propositi del caso, evidentemente De Luca non si è ancora reso conto della realtà in cui vive la gente della Campania, specialmente i cittadini delle aree interne costretti quotidianamente a fare i conti con una sanità precaria e spesso scontrosa.
Prima di qualsivoglia rivoluzione caro De Luca bisognerebbe educare il personale già esistente (una parte di esso ovviamente, quelli più birichini). Più controlli e soprattutto più rispetto per i cittadini.