Sinwar ha scritto al leader degli Houthi per congratularsi del lancio del missile balistico con cui ha colpito il centro di Israele
Yahya Al-Sinwar, capo dell'ufficio politico di Hamas, lunedì ha scritto al leader del movimento Ansar Allah, Abdul-Malik Al-Houthi, in occasione dell’anniversario del compleanno del Profeta, per congratularsi, tra laltro, del missile balistico che ha colpito il centro di Israele, aggirandone tutti i sistemi di difesa.
Al-Sinwar, riguardo al conflitto in corso a Gaza, ha rassicurato che la resistenza non ha problemi di sorta e che ciò che sostiene l'occupazione sono pure bugie e guerra psicologica, sottolineando che le Brigate Al-Qassam (l'ala militare del movimento di Hamas) hanno combattuto l’attacco del 7 ottobre con impareggiabile abilità e da un anno intero conducono una battaglia difensiva che ha stremato e indebolito il nemico.
Al-Sinwar ha poi aggiunto: "Ci siamo preparati a combattere una lunga battaglia di logoramento che spezzerà la volontà politica del nemico".
Per quanto riguarda i fronti di sostegno a Gaza, il capo dell'ufficio politico di Hamas ha detto: "I nostri sforzi congiunti con voi e con i nostri fratelli nella coraggiosa resistenza in Libano e con la resistenza islamica in Iraq spezzeranno questo nemico e lo sconfiggeranno".
Al-Sinwar ha parlato di ciò che sta vivendo il popolo palestinese nella Striscia di Gaza e ha spiegato che sta soffrendo per aggressioni e assedi, è testimone di uno stato di coraggiosa resistenza guidato dalle Brigate Qassam ed è esposto a una guerra di genocidio e fame, sottolineando che ciò richiede che lo Yemen li sostenga.
A proposito di Yemen, il portavoce delle forze armate, generale di brigata Yahya Saree, domenica ha affermato che il missile che ha colpito un'area in prossimità dell'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv è un nuovo missile balistico ipersonico che ha percorso una distanza stimata di 2.040 km, in 11 minuti e mezzo.
Questo tipo di missile non segue la classica traiettoria ellittica dei missili tradizionali, ma vola a Mach 5 cercando di aggirare/evitare sia le coperture radar che i vari tipi ostacoli (naturali e non) che trova sulla sua rotta, il che facilita la sua penetrazione nelle difese aeree. Per questo motivo, il missile ipersonico yemenita, ha potuto superare l'intero sistema difensivo "multistrato" israeliano, costituito da Arrow (un sistema di difesa progettato per la difesa missilistica a lungo raggio, al di fuori dell'atmosfera terrestre), Hetz (un sistema di intercettazione missilistica di missili balistici), David's Sling (responsabile dell'abbattimento di missili balistici a medio raggio) e Iron Dome (responsabile dell'abbattimento di missili a corto raggio).
E nonostante Israele non abbia più alcuna certezza della propria supremazia militare nella regione, ha praticamente ormai deciso di invadere il Libano per costituirvi nel sud una "fascia di sicurezza" che garantisca il rientro degli oltre 100mila sfollati che da mesi hanno dovuto abbandonare le loro case nel nord della Galilea, sotto tiro da parte di Hezbollah con artiglieria, razzi e droni.
Il ministro alla difesa Yoav Gallant lo ha confermato prima al suo omologo americano Lloyd Austin e, in queste ore, anche al consigliere di Biden, Amos Hochstein: "La possibilità di un accordo sta finendo, mentre Hezbollah continua a legarsi ad Hamas, e si rifiuta di porre fine al conflitto. Pertanto, l'unico modo rimasto per assicurare il ritorno delle comunità del nord di Israele alle loro case, sarà tramite un'azione militare".
settembre 2024. (Ariel Hermoni/Ministero della Difesa)
Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha affermato lunedì che solo un'azione militare contro Hezbollah consentirà il ritorno di decine di migliaia di israeliani evacuati alle loro case, mentre razzi e droni continuano a colpire il nord di Israele.
Parlando con l'inviato statunitense in visita Amos Hochstein, Gallant ha detto, "La possibilità di un accordo sta finendo mentre Hezbollah continua a 'legarsi' ad Hamas, e si rifiuta di porre fine al conflitto", secondo una dichiarazione del suo ufficio. "Pertanto, l'unico modo rimasto per assicurare il ritorno delle comunità del nord di Israele alle loro case, sarà tramite un'azione militare".
Hochstein, da parte sua, ha fatto presente a Gallant che una offensiva militare contro Hezbollah non porterà al ritorno dei residenti del nord alle loro case. L'unico risultato certo, invece, sarà quello di aumentare il rischio di una guerra regionale che potrebbe durare a lungo.