È iniziata la "calata" dei parlamentari a Roma con Camera e Senato che riaprono le porte ai nuovi eletti. I gruppi parlamentari dei vari partiti si riuniscono con in modo che senatori e deputati, oltre alle congratulazioni, ricevano dritte e raccomandazioni dai rispettivi leader. Oggi era la volta dei 5 Stelle e di Giuseppe Conte.
Tra i temi trattati dal presidente pentastellato quello relativo all'Ucraina e alle iniziative di pace e diplomatiche per trovare un sbocco negoziale per interrompere almeno la guerra in corso.
Quanto Conte ha detto sulla posizione del M5s, Mariolina Castellone, capogruppo al Senato nella precedente legislatura, lo aveva già riassunto in un'intervista:
"Questo è il momento di una grande manifestazione per la pace che però deve venire dalla società civile, dai tanti movimenti pacifisti e dalle tante associazioni che, con forza e da tempo, stanno chiedendo più impegno sul campo dei negoziati. Noi ci saremo senza bandiere". "Condanniamo con forza l'azione della Russia, che in queste ore sta attaccando con missili le città ucraine. L'unica cosa che qui viene strumentalizzata è la nostra posizione che, invece, è molto lineare dall'inizio del conflitto. Non abbiamo mai messo in discussione l'appoggio al popolo ucraino contro l'aggressione russa, ma stiamo contestando il fatto che fino a oggi l'Europa, che ha una lunga e solida tradizione di mediazione diplomatica, in questo conflitto si è fatta sentire poco. Stiamo arrivando a uno scenario sempre più preoccupante con un'escalation militare che ci sta portando vicino a una terza guerra mondiale nucleare"."Io davvero auspico che si vada verso una de-escalation militare, perché pensare di raggiungere la vittoria sul campo militare è molto, molto pericoloso. Serve uno sforzo diplomatico da parte dell'Ue. L'Europa è quella che ha più interessi, anche economici, a che la guerra finisca quanto prima. Gli interessi degli Stati Uniti possono essere diversi o comunque non così forti come quelli dell'Europa a raggiungere in tempi rapidi la pace".
Affermazioni condivisibili nella loro semplice ed evidente ovvietà, ma che qualcuno sicuramente troverà il modo di spacciarle per filo-putiniane.
Ai tempi della prima repubblica, l'Italia avrebbe svolto il ruolo oggi ricoperto dalla Turchia, che da questo conflitto sta traendo profitto dalla Russia e dall'Ucraina, con entrambi quei Paesi che ringraziano Ankara... ed anche calorosamente, nonostante situazioni paradossalmente grottesche, come quella in cui Kiev pretende che l'Europa non faccia entrare neppure un russo nei propri confini, mentre in Turchia i russi continuano a viaggiare, a fare vacanze e a spendere senza problemi.
Adesso l'Italia è responsabilmente rigida e ferma nel sostenere l'Europa nel suo contrapporsi alla Russia... Peccato, però, che la regia di questa guerra appartenga agli Stati Uniti che hanno tutto l'interesse, sia geopolitico che economico, nel farla durare il più a lungo possibile. E allora perché l'Europa non dovrebbe avere un ruolo da protagonista e non più subalterno in questa crisi? E perché il protagonismo non dovrebbe essere diplomatico e pacifico invece che militare?
Poi, l'Europa, che non è solo Ue, sembra far di tutto per non tutelare i propri interessi, come dimostra il caso Norvegia che è ben lieta di vendere gas ad un prezzo stratosferico, pensando però di essere scollegata dal resto del continente. In pratica, l'Europa si prende a schiaffi da sola, viene presa a schiaffi da chiunque e serve solo a finanziare la guerra di russi, ucraini e americani.
Iniziare a proporre un ruolo da protagonista al Continente partendo da proposte che inizino a promuovere uno stop al conflitto sarebbe così assurdo?