Su Confessione Reporter, Stella Pende parla di preti sposati e dei figli dei preti tenuti nascosti...
“Confessione reporter” va in onda su Retequattro, in seconda serata. È un programma di inchieste vere, realizzate da una giornalista di razza, Stella Pende.
Nella puntata di martedì 19 marzo, si parla del tema dei preti sposati, prendendo spunto dalla storia tra don Giuseppe Serrone e Albana Ruci.
Giuseppe Serrone è originario di Termini Imerese ed è stato parroco per dieci anni a Chia, in Provincia di Viterbo, borgo reso famoso dalla presenza di Pier Paolo Pasolini. Albana Ruci è albanese, originaria di Valona. Altre storie che fanno scalpore sono legate al tema dei “figli dei preti”. Una realtà che esiste da sempre, che il Vaticano ha sempre tenuto nascosta (anche se adesso grazie a papa Francesco c’è maggiore apertura al riguardo) e che in passato ha provocato tante sofferenze.
La prima testimonianza su questo secondo tema è l'intervista a Vincent Doyle, 35 anni, brillante psicoterapeuta irlandese, nonché fondatore di Coping international (Coping sta per Children of priests), un’associazione riconosciuta dalla Chiesa, creata per offrire supporto psicologico e spirituale ai figli di sacerdoti.
Doyle è uno dei pochi fortunati che ha alle spalle una storia non difficile, nel senso che il padre prete, seppur come “amico” della mamma e parroco, si è sempre interessato a lui, gli ha fatto sentire la sua vicinanza e ha provveduto a lui economicamente.
Vincent ha scoperto la verità solo quando il padre era venuto a mancare. E da quel giorno ha aperto un sito dove ha chiesto a tutti coloro che avessero una storia simile alla sua di scrivergli. Perché “voglio quantificare il fenomeno”.
È stato sommerso dai messaggi e quel che ha scoperto è che l’Italia è tra i Paesi top ten con questa realtà.
Stella Pende ha cercato sacerdoti, vescovi, cardinali da intervistare sull'argomento, ma tutti hanno detto no. Solo uno ha accettato: il cardinale Cocco Palmerio che è stato sincero e ha detto che i preti che hanno figli devono rinunciare al sacerdozio, perché il bene del bambino e della mamma vengono prima. Un pensiero peraltro già espresso da papa Francesco.
Ci sono poi testimonianze più dure come quella di Alessio che, in seguito a dei sospetti, ha fatto seguire la madre e ha cosí scoperto di essere figlio di un prete che vede tutte le domeniche a messa, ma che non ha il coraggio di affrontare. Così da anni vive nel dolore e nella rabbia.
Ma c’è anche la storia positiva del prete Rosario Mocciaro che tanti anni fa, parroco in un paesino della Sicilia, ha deciso di lasciare il sacerdozio e di formare una famiglia con la donna di cui si era innamorato. Andrea Mocciaro, il figlio di Rosario, intervistato da Stella Pende ha detto : “I miei genitori sono due fighi, hanno avuto coraggio”.
Da segnalare infine un bellissimo servizio dove si vede Papa Francesco che qualche tempo fa è andato a trovare sei famiglie di preti sposati, allontanati dalla chiesa, e che ora hanno anche problemi economici. Il Pontefice li ha abbracciati, ha preso in braccio i bambini e ha trascorso del tempo con loro. Molto intensa anche l’intervista conclusiva a don Rigoldi, cappellano del Beccaria.