Il presidente russo Vladimir Putin mercoledì, tramite un decreto, ha inserito gli impianti della centrale nucleare di Zaporizhzhia nell'elenco delle risorse della Federazione russa.

"Il governo russo adotterà misure per stabilire la proprietà federale della centrale nucleare di Zaporizhzhia e delle altre strutture necessarie al suo funzionamento", si legge nel decreto pubblicato mercoledì.

Putin ha dato anche incarico al governo di fondare una società statale federale che dovrà garantirne la gestione. I permessi rilasciati alla centrale nucleare e ai suoi dipendenti prima del 30 settembre continueranno ad essere in vigore fino a quando non ne verranno rilasciati di nuovi secondo le leggi russe.

L'ex ingegnere capo della centrale nucleare di Balakovo, Oleg Romanenko, sarà a capo della nuova società che controllerà la centrale nucleare di Zaporizhzhia, secondo quanto comunicato dalla russa Rosenergoatom.

Neanche il tempo di pubblicare il decreto di Putin, che i russi hanno già ipotizzato che lo SBU, il servizio segreto ucraino, avrebbe architettato un piano per allagare la centrale aprendo le tre dighe a monte presenti sul Dnipro... ipotizzando anche che possano esser fatte esplodere.

Che gli ucraini possano radere al suolo le proprie infrastrutture specialmente ora che stanno guadagnando terreno su tutta la linea del fronte è impensabile, invece che i russi abbiano annunciato l'intenzione di voler attuare un'operazione sotto falsa bandiera è molto più probabile, se non assolutamente certo... Prima di arrivare ad utilizzare armi non convenzionali, non è da escludere che il Cremlino ricorrerà a simili ritorsioni per vendicarsi della controffensiva di Kiev.