Secondo quanto dichiarato al Corriere dal leghista Giorgetti, il Governo cadrà e proprio a causa di Matteo Renzi:

«Tre mesi fa ho detto a Salvini: "Guarda che tu devi sperare che vinca Biden. E sai perché? Perché Renzi è suo amico, o almeno crede di esserlo, e con lui alla Casa Bianca si sentirà più forte, penserà di avere l’arma nucleare, e magari sarà disposto a forzare la mano e a rischiare". Sta accadendo. Ho visto che ha anche postato una sua foto con il nuovo Mr. President, come a dire: in Italia mi sottovalutate, ma io ho amici potenti».

Effettivamente, in quello che Giorgetti dice c'è molto di vero, anche in base a quello che è il modo di "ragionare" (definiamolo così) di Renzi che nel frattempo ha ufficializzato l'attuale fase già "come crisi in corso".

Sulla crisi è più prudente il suo padre putativo, Silvio Berlusconi che durante la presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa (che in pratica equivale al nostro Giorno della Marmotta) ha detto: 

«Vorrei sottolineare che se dovesse esserci una crisi noi ci rimetteremmo totalmente alla saggezza del capo dello Stato. Per noi bisogna andare a votare ma sarà Mattarella a decidere quale sia la strada, se ci siano le condizioni per un governo di centrodestra o per andare alle urne».

E ad aumentare la tensione, contribuirà sicuramente il vertice tra Conte e i capi delegazione della maggioranza, con una prima riunione che non è stata decisiva, in relazione alle misure da adottare nel nuovo dpcm per evitare nuovi contagi a causa delle festività natalizie.

Inutile aggiungere che le opposizioni, sentendo aria di chiusure, hanno già dichiarato di essere contrarie... tanto non sono loro a dover prendere le decisioni per cercare di contenere il contagio.

Riassumendo, nonostante la pandemia in atto, da una parte c'è un esecutivo (al di là della qualità o meno di chi ne fa parte) che senza inseguire il consenso cerca di tutelare la salute di tutti e di governare il Paese, dall'altra... c'è Matteo Renzi.