Un incarognito Matteo Salvini, nel pomeriggio, sulla sua pagina Facebook ha messo il tag "live" sul video della manifestaione della Lega del 19 ottobre a Piazza San Giovanni a Roma. Probabilmente non gli è andato giù che un movimento senza soldi né mezzi come quello delle sardine potesse aggregare in meno di un mese o giù di lì così tante persone nelle piazze d'Italia e, allo stesso tempo, riempire una piazza enorme come quella di San Giovanni... e tutto per dimostrare che, diversamente da quanto vuol far credere, ci sono molti italiani che dell'odio e delle menzogne sovraniste da lui professate non ne possono veramente più.

E per oscurare la manifestazione delle sardine, il nostro eroe al contrario per questo sabato si è inventato il no tax day: "trenta convegni in tutta Italia insieme a parlamentari, sindaci, amministratori, rappresentanti dell'Italia che produce, famiglie, studenti, pensionati. Presenteremo le nostre proposte su flat-tax, pace con Equitalia, rivoluzione fiscale, taglio della burocrazia, infrastrutture, ambiente con i casi di successo di regioni e comuni dove la Lega governa".

Salvini è stato al governo del Paese per 14 mesi dal 2018, senza dimenticare i governi a cui ha partecipato la Lega Nord di cui lui faceva parte, e adesso si accorge che in Italia c'è ancora la burocrazia (vi dice nulla un certo Calderoli quando diede fuoco a degli scatoloni alle Capannelle per dimostrare che aveva eliminato la burocrazia in Italia?) e ci vuole pure spiegare la flat tax quando la scorsa estate non era in grado di spiegare come finanziarla neppure ai propri alleati di governo!

Per personaggi come questo, che non hanno il senso della misura perché non hanno il senso della vergogna, non c'è limite neppure al ridicolo. Quindi, mentre fino a poche ore fa ha cercato di far passare la revisione del MES come un cataclisma di proporzioni bibliche che avrebbe colpito l'Italia, accusando di tradimento il premier Conte e minacciando di volerlo portare in tribunale, adesso pretende di essere diventato di colpo - e non si sa bene come e perché - un politico "normale" e responsabile, dichiarando:

"Stiamo vivendo un momento drammatico in cui dovremmo fermarci e smettere di fare polemica. Se vogliamo salvare l’Italia sediamoci ad un tavolo, scegliamo alcuni interventi urgenti comuni e ridisegniamo le regole, altrimenti il Paese rischia di affondare".

Questa non è politica, questa è solo commedia dell'arte, una perenne ininterrotta carnevalata di cui gli italiani - esclusi quelli che ancora sono dotati di cervello - sono soddisfatti spettatori... "Meneghin" a cui Salvini si rivolge.