Salvini: la prima pietra del ponte sullo Stretto sarà posata nell'estate del 2024
Siglaaaa...
Tarà tarààà... Tarà Tarààà... Tarì Tarììì...
E sulla musica, il comico che fa da spalla, presentail protagonista del duo, il comico principe:
"Vieni avanti... Salvini!"
Più o meno questa la scenetta andata in onda nella puntata di "5 minuti" di ieri, tra Bruno (Vespa) De Rege e Matteo (Salvini) De Rege, protagonista un ponte che, a giorni alterni, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture colloca sul Canale di Sicilia o sullo Stretto di Messina... tanto... sempre Sicilia è.
Più tronfio del solito, davanti allo stesso plastico di vent'anni fa utilizzato da Berlusconi, Salvini ha illustrato la sua fantastica opera: il ponte più lungo del mondo a campata unica, 3.200 metri, alto 400, con 6 corsie per le auto e in mezzo due percorsi ferroviari.
"Gli italiani hanno già pagato un sacco - ha detto il ministro Matteo De Rege - senza che sia stata posata una pietra. Perché farlo? Primo: perché a ponte fatto e ad alta velocità completata sia in Sicilia che in Calabria, Palermo-Roma 5 ore e mezza in treno rispetto alle 12 ore di oggi. 100.000 posti di lavoro veri nell'arco di 5 anni, un risparmio ambientale unico al mondo, 140.000 tonnellate di CO2 non emesse nell'aria e il canale di Sicilia assolutamente ripulito. E poi un risparmio di tempo, di soldi, di salute e un gioiello, ce lo diciamo, dell'ingegneria italiana nel mondo".
Tutto qui? Macché...
"Sette miliardi di costo? Innanzitutto, costa meno di un anno di reddito di cittadinanza ed è un'opera che rimane per anni e anni e anni. I soldi li prende lo Stato e se dei privati vorranno dare una mano saranno i benvenuti".
Poi ha finito col botto:
"Quanti anni ci vogliono per costruirlo? Gli ingegneri dicono 5 anni. Noi prevediamo l'inizio lavori per l'estate 2024 la partenza".
È lo stesso identico ponte che Matteo (Salvini) De Rege, quando qualche anno fa lo voleva costruire Renzi, diceva (e non a torto) che non sarebbe rimasto in piedi e che non era prioritario, visto che la Sicilia mancava completamente di infrastrutture. Le stesse che oggi lui dice di aver già finanziato, con un linea ferroviaria ad alta velocità tra Palermo, Messina e Catania... senza però nulla dire sulle tratte interne a singolo binario e corriera che hanno una media di percorrenza intorno alle dieci ore per ogni cento chilometri.
A questo punto, come le regole dell'avanspettacolo richiedono, la scenetta comica termina.
Sigla di chiusura...