Dopo una settimana in altalena, il petrolio, lunedì 17 aprile, parte con la retromarcia innestata.
Il prezzo del barile Wti cede 47 centesimi e si attesta a 52,71 dollari, mentre il Brent, referente europeo, perde 48 centesimi e va a 55,41 dollari al barile, in attesa della prossima settimana quando si terrà un incontro interessante in seno all'OPEC.
Sono le tensioni internazionali a farla da padrone sui mercati, con il dollaro sceso al minimo - da cinque mesi - contro lo yen considerato un rifugio sicuro, come l'oro che ha guadagnato lo 0,7 per cento, incamminandosi di nuovo verso il traguardo di 1300 dollari l'oncia di novembre 2016.