Rula Jebreal non parteciperà al Festival di Sanremo, la grottesca indignazione del renziano Faraone
"10 donne a #Sanremo2020 ma non #RulaJebreal. Nessuno spazio ad una nuova italiana, di colore e di successo. Nella narrazione sovranista stona e anche parecchio. La #Rai, la tv pubblica, si piega al diktat di Salvini. Credo sia semplicemente vergognoso. Ho deciso di portare il caso in vigilanza Rai ed intanto denuncio pubblicamente un’autentica discriminazione di stato.Non possiamo stare zitti. #IostoconRula"
Questo è quanto ha scritto Davide Faraone, renziano di ferro e parlamentare di Italia Viva, in relazione all'annunciata presenza di Rula Jebreal al Festival di Sanremo.
Il conduttore della prossima edizione del Festival, Amadeus, in base alle indiscrezioni pubblicate dal sito Dagospia, si era accordato con la giornalista arabo israeliana Rula Jebreal perché fosse una delle dieci donne che lo avrebbero accompagnato sul palco dell'Ariston.
Dopo aver iniziato la sua esperienza di giornalista in Italia, diventando uno dei volti più noti di La7, Rula Jebreal ha poi collaborato con altre testate, acquisendo una popolarità a livello internazionale che le ha permesso di entrare in contatto e conoscere personalità di rilievo a livello mondiale.
La sua presenza a Sanremo avrebbe così permesso di portare all'Ariston Michelle Obama, moglie dell'ex presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama o, in alternativa in caso di una sua indisponibilità, Oprah Winfrey, star assoluta della tv a stelle e strisce e attrice a tempo perso. Di cosa avrebbero parlato? Di violenza contro le donne.
Ma appena la notizia è diventata di dominio pubblico, gli estremisti di destra, quelli che invece di farsi chiamare apertamente fascisti si dicono ipocritamente sovranisti, con il supporto dei media che li sostengono hanno aperto la solita canea che ben li contraddistingue sul fatto che Rula Jebreal sarebbe colpevole di aver offeso gli italiani per averli definiti razzisti... come se non fosse vero!
Ad offendersi per la presenza di Rula a Sanremo, per l'appunto, sono stati gli estremisti di destra, quelli che sulle loro pagine social, sui quotidiani e in tv passano il loro tempo a spulciare notizie contro l'"immigrato" di colore di turno, nei confronti del quale istigano una folla di decerebrati pronta ad inveire e a promettere sfaceli.
La Rai, i cui vertici sono stati insediati dal governo gialloverde, è intervenuta e, a quanto pare, ha cancellato la presenza di Rula Jebreal da Sanremo.
L'interessata non è mai intervenuta sulla vicenda che la riguardava, però, in queste ore ha pubblicato sulla sua pagina social alcuni tweet sull'argomento, di cui di seguito viene riportato un esempio, confermando così indirettamente che l'anticipazione di Dagospia era realmente fondata...
A suggello della vicenda una nota di colore che la rende ancor più grottesca, che è rappresentata dall'indignazione del renziano Faraone.
I vertici Rai che impediscono alla giornalista arabo israeliana di partecipare a Sanremo sono stati nominati da un governo gialloverde in seguito alla riforma della tv cosiddetta pubblica voluta proprio da Matteo Renzi.
La Rai, come i meno sprovveduti ben sanno, non è mai stata una tv pubblica, ma semplicemente una tv di Stato. La riforma Renzi, quello che diceva di voler mandare via i partiti dalla Rai, ha trasformato la tv di viale Mazzini in una televisione controllata dalla maggioranza di governo. Adesso Faraone si indigna per quanto deciso da persone che Salvini ha contribuito a nominare grazie ad una legge che anche lui ha votato ed approvato.
Un bell'applauso!