Il mondo degli investimenti, sia che si parli di investitori retail o di addetti ai lavori, è ancora un settore che si presenta a maggioranza maschile. Nello specifico, nel campo della finanza alternativa, l’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano attesta che solo il 10.13% di chi investe in equity crowdfunding è donna. Un dato che conferma tutt’oggi la marginalità delle investitrici donne, andando così a perdere una quota importante di mercato che potrebbe portare un grosso vantaggio sociale ed economico al comparto.

In questo contesto si inserisce Opstart, il primo Fintech Hub italiano e uno dei tre principali player sul mercato del crowdinvesting in Italia. La società conta il 18,37% di investitrici donne attive sulla piattaforma, superando dell’81% la media di mercato. 

“Per Opstart è sempre stato importante provare a colmare la differenza del coinvolgimento di genere nella finanza alternativa e nella gestione delle proprie risorse economiche”, spiega Giovanpaolo Arioldi, CEO di Opstart, “Riuscire quasi a duplicare la media di mercato di investitrici che hanno utilizzato il nostro portale ci conferma che il potenziale è ancora enorme, ma che allo stesso tempo stiamo andando nella giusta direzione, sia in termini di campagne selezionate che di messaggi verso il cliente”. 

 

La particolare attenzione a temi ad alto valore aggiunto, come sostenibilità, lifestyle e agroalimentare, oltre che una comunicazione customizzata dedicata agli investitori – per comprenderne le esigenze e guidarli attraverso i diversi step dell’investimento – sono infatti le ragioni principali per questa performance superiore alla media. Non sorprende che lo stesso team di Opstart abbia una percentuale di rappresentanza femminile che supera il 60% e l’obiettivo di avvicinare sempre di più le donne alla finanza e ai suoi vantaggi in termini economici e sociali: un aspetto fondamentale per raggiungere la parità non solo di genere, ma anche in termini di mezzi finanziari ed economici. 

Oltre alle dichiarazioni di intenti, Opstart ha deciso di agire per incentivare questo avvicinamento: dall’1 al 31 marzo – mese in cui ricorre anche la Festa della Donna (8 marzo) - le investitrici verranno seguite con un occhio di riguardo nelle loro operazioni sul portale Crowdlender, specializzato in lending crowdfunding, e gli verrà riservato uno 0,5% di tasso di interesse in più negli investimenti sul mese.

 

“Abbiamo pensato a questa iniziativa proprio partendo dal dato del nostro 81% di donne investitrici in più rispetto al mercato. Vogliamo però andare ad intervenire sul numero che sta dietro a questa percentuale, arrivando a eliminare – o almeno ad abbassare – la differenza tra i generi, avvicinando e spiegando sempre meglio i vantaggi e le opportunità della finanza alternativa. Ci teniamo molto perché, secondo noi, la parità si ottiene anche con la conquista dell’autonomia nella gestione degli investimenti da parte delle donne.” spiega Anna Raschi, General Manager di Opstart. 
Opstart ha chiesto a un campione di investitrici il perché del loro interessamento al crowdfunding e alla finanza alternativa: “Dopo il primo investimento in equity crowdfunding su Opstart, sono passata anche al lending perché mi sono trovata bene: il customer care mi ha affiancata in modo puntuale e Opstart mi è sembrata una società valida e affidabile. Uno sguardo al futuro? Credo nell’immobiliare, ma vedo nuove opportunità nella sostenibilità.” ci dice Rita P., investitrice in equity e in lending crowdfunding all’interno dell’hub.  

Maggiori informazioni su Opstart: Opstart, società fondata nel 2015, nel corso degli anni ha realizzato più di 200 campagne di crowdfunding, tra le divisioni di equity, lending e debt, con oltre 80 milioni di euro in capitali raccolti. La società conta attualmente 13 risorse, fra collaboratori e dipendenti.