Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto che definisce le discipline della seconda prova scritta per l'Esame di Stato 2025, confermando un percorso di valutazione che mira a valorizzare le competenze specifiche di ciascun indirizzo scolastico. Tra le novità, l'attenzione ai Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PCTO), la valutazione del comportamento e una struttura d'esame che riflette le peculiarità di ogni scuola.  


L'Esame si articola in tre fasi

  1. Prima prova scritta di Italiano (18 giugno 2025, ore 8.30), comune a tutti gli indirizzi.  
  2. Seconda prova scritta, diversificata per disciplina caratterizzante (es. Latino al Classico, Matematica allo Scientifico).  
  3. Colloquio orale, incentrato sul profilo educativo dello studente, con discussione dei PCTO, Educazione civica e, per chi ha avuto una valutazione di comportamento pari a 6/10, un elaborato critico su cittadinanza attiva e solidale.  


Le materie della seconda prova: focus sugli indirizzi  


Licei:  

  • Classico: Latino  
  • Scientifico: Matematica (valida anche per Scienze applicate e Sezione sportiva)  
  • Linguistico: Lingua e cultura straniera 1  
  • Scienze Umane: Scienze umane (con Diritto ed Economia politica per l'opzione Economico-sociale)  
  • Artistico, Musicale, Coreutico: Discipline progettuali, Teoria e analisi musicale, Tecniche della danza.  


Istituti Tecnici
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  • Turismo: Lingua inglese  
  • Costruzioni, Ambiente e Territorio: Geopedologia, Economia ed Estimo  
  • Informatica e Telecomunicazioni: Informatica o Telecomunicazioni, a seconda dell'articolazione  
  • Grafica e comunicazione: Progettazione multimediale  
  • Agrario: Economia, Estimo, Marketing e Legislazione (con Enologia per Viticoltura ed enologia).  
  • Professionali: La seconda prova verterà sulle competenze di indirizzo, in linea con il d.lgs. n. 61/2017.  


Novità e criteri di valutazione  

Dal 2025, l'ammissione all'Esame richiederà obbligatoriamente lo svolgimento dei PCTO (o attività assimilabili). Durante il colloquio, i candidati esporranno le esperienze maturate in questi percorsi, insieme alle competenze di Educazione civica. Per gli studenti con 6/10 in comportamento, sarà inoltre previsto un elaborato critico su tematiche di cittadinanza attiva, assegnato dal consiglio di classe.  

«Sarà un esame che consentirà a ogni ragazzo di esprimere il meglio di quanto ha appreso», ha dichiarato Valditara, sottolineando l'obiettivo di una scuola «con standard di qualità sempre più alti, fondata sul rispetto e sulla centralità della persona».  


Commissioni e terza prova  

Le commissioni saranno miste: un presidente esterno, tre membri esterni e tre interni. In alcuni casi (sezioni EsaBac, internazionali, o scuole delle Regioni a statuto speciale come Valle d'Aosta e Bolzano) è prevista una terza prova scritta.  


Informazioni utili  

Per consultare tutte le discipline della seconda prova e i commissari esterni, il Ministero mette a disposizione un motore di ricerca dedicato, strumento pensato per garantire trasparenza e accessibilità alle informazioni.  

Con queste scelte, il MIUR ribadisce l'importanza di un esame che non sia solo una verifica nozionistica, ma un momento di sintesi del percorso formativo, in cui competenze trasversali, orientamento e responsabilità civica giocano un ruolo centrale.