Ecco alcuni esempi, relativi solo a quest'oggi, di come il morale e santo Stato ebraico promuove la convivenza pacifica con i palestinesi.

Il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, scortato da un nutritissimo servizio di sicurezza, si è provocatoriamente recato alla moschea di al-Aqsa - è la prima volta che lo fa dal 7 ottobre - per rilasciare questa dichiarazione:

"Dobbiamo controllare questo luogo, più importante di tutti. Per recuperare gli ostaggi, dobbiamo smettere di portare carburante nella Striscia di Gaza".

Il suo "gemello" che non voleva essere da meno, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, sempre oggi ha inviato una lettera al primo ministro Benjamin Netanyahu per chiedere misure punitive che, secondo lui necessarie, contro l'Autorità Palestinese, perché - a suo dire - avrebbe preso "misure unilaterali contro Israele". Smotrich ha chiesto pertanto che siano approvati in Cisgiordania nuovi insediamenti con 10mila di unità abitative, che sia definitivamente messo da parte il "piano (di pace) norvegese". Smotrich ha anche chiesto la cancellazione dei permessi VIP per gli alti funzionari dell’Autorità Palestinese e l’interruzione del trasferimento dei fondi di compensazione.

Mercoledì è stata giornata di annunci anche per il ministro della Difesa, Yoav Gallant, per il quale la CPI ha chiesto un mandato di arresto. Che cosa ha annunciato Gallant? La completa cancellazione della legge sul disimpegno nella Cisgiordania settentrionale, dopo averne discusso con il capo del Consiglio regionale degli insediamenti della Cisgiordania, Yossi Dagan, e ufficiali dell'esercito israeliano.

La legge per annullare il “disimpegno” nella Cisgiordania settentrionale consentirà ai coloni di tornare in 4 insediamenti che erano stati smantellati: Ganim, Kadim, Homesh e Sanur. Il piano di "disimpegno", un piano unilaterale attuato dal governo dell'ex primo ministro Ariel Sharon nell'estate del 2005, prevedeva anche il ritiro completo di esercito e coloni dalla Striscia di Gaza.

E dato che al peggio non c'è mai fine, per concludere va citato un articolo pubblicato dal Guardian in cui si dimostra che sono gli stessi militari dell'esercito israeliano a fornire ai coloni ebrei e agli attivisti di estrema destra l'ubicazione e le rotte dei convogli umanitari diretti a Gaza, in modo da consentir loro di assaltarli più facilmente, impedendo che cibo, acqua, medicine, carburante... in pratica tutto quello che è necessario alla sopravvivenza, non raggiunga i civili palestinesi assediati a Gaza.

Nonostante ciò - e si tratta solo di ciò che è stato deciso e fatto solo in queste ore - c'è ancora chi si stupisca e si indigni nei confronti di coloro che denunciano l'apartheid e il genocidio messi in atto dal "morale" Stato ebraico.



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