Esteri

Trump ha annunciato il veto sul piano di aiuti alle famiglie in difficoltà per il Covid

Trump ha pubblicato un videomessaggio su Twitter definendo una vergogna il piano di aiuti anti Covid da 900 miliardi di dollari approvato dal Congresso. 

La legge riguarda il Covid, ha detto Trump, ma non ha quasi nulla a che fare con il Covid. Così Trump ha minacciato di non firmarlo se gli importi destinati alle famiglie non dovessero essere aumentati. I 600 dollari una tantum destinati ai singoli membri di ogni famiglia americana in difficoltà, secondo quanto dichiarato da Trump, non sarebbero sufficienti e la cifra dovrebbe essere portata ad almeno 2mila dollari.

L'uscita di Trump ha lasciato di stucco il Congresso, visto che repubblicani e democratici stanno negoziando il provvedimento approvato lunedì fin dallo scorso luglio... con Trump che è rimasto quasi sempre ai margini della trattativa. 

Non solo. 

Il pacchetto di aiuti è collegato anche a voci di spesa che riguardano gli aiuti esteri ed i finanziamenti a supporto del funzionamento delle agenzie federali per i prossimi nove mesi. Quindi, se Trump, come ha dichiarato, non dovesse firmare il provvedimento, molti uffici governativi potrebbero non aprire a partire dal prossimo gennaio.

La maggior parte delle decisioni del Congresso richiede l'approvazione del presidente prima di diventare legge. Tuttavia, nel caso che Trump imponga formalmente il veto così come da lui annunciato, secondo i media statunitensi sia alla Camera dei Rappresentanti che al Senato, Democratici e Repubblicani fornirebbero il sostegno necessario di voti per ignorarlo.


"Questo disegno di legge - ha detto Trump - contiene 85,5 milioni di dollari per l'assistenza alla Cambogia, 134 milioni di dollari alla Birmania, 1,3 miliardi di dollari per l'Egitto e l'esercito egiziano che utilizzerà per acquistare quasi esclusivamente armamenti dalla Russia, 25 milioni di dollari per la democrazia e i programmi di genere in Pakistan, 505 milioni per Belize, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama"...

Il presidente ha anche criticato i finanziamenti destinati alla cultura. Quei soldi, secondo Trump, dovrebbero invece essere destinati agli americani. 

"Il Congresso - ha concluso presidente in carica - ha trovato un sacco di soldi per i paesi stranieri, per i lobbisti e per finalità particolari, dando però il minimo indispensabile agli americani che ne hanno bisogno. [Il virus] non si è diffuso per colpa loro, ma per colpa della Cina"."Chiedo al Congresso di modificare questo disegno di legge e di aumentare l'importo ridicolmente basso da 600 dollari a 2mila dollari o a 4mila per una coppia"."Chiedo anche al Congresso di sbarazzarsi immediatamente degli elementi inutili di questa legislazione e di inviarmi un disegno di legge adeguato, altrimenti sarà la prossima amministrazione a doversene occupare".

L'ultima affermazione è alquanto sorprendente, visto che fino a qualche ora prima Trump dichiarava di non aver perso le elezioni e di non aver neppure intenzione di abbandonare la Casa Bianca dopo il 20 gennaio.


Come sono state accolte le parole di Trump? Il presidente eletto Joe Biden ha dichiarato che il disegno di legge sul coronavirus era semplicemente un "acconto" e ha promesso che avrebbe invitato il Congresso ad approvarne un altro a partire dal mese prossimo.

La presidente della Camera, Nancy Pelosi, democratica e tenacissima oppositrice di Trump, stavolta ha detto di essere d'accordo con la richiesta di Trump e di approvare entro la prossima settimana la richiesta di portare il finanziamento una tantum da 600 dollari a 2mila.

Da ricordare che le cifre di ristoro indicato nel piano sono il frutto di una mediazione tra democratici e repubblicani, con quest'ultimi che si sono sempre opposti ad alzarne l'importo.

Autore Antonio Gui
Categoria Esteri
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