La fecondazione assistita e altri parenti
Ricordiamo subito che il parroco di Brembate accennò a un mostro " tra di noi". Lo sapeva, lo ipotizzava, lo deduceva? Chi può dirlo. Però non è distante dal vero ritenere che troppo lontano non stia.
Chi crede fermamente all'innocenza di Bossetti, indica alternative nell'ambito della palestra...forse, indicare è un verbo troppo forte. Il blogger e youtuber Paolo Amaro, per esempio, specializzato in analisi di cronaca, ha dedicato ore a costruire scenari da cui escono prepotentemente fuori alcuni personaggi., che noi abbiamo più sopra citato. Oppure immagina, vista la carenza del DNA mitocondriale, che sì, esista un legame col ceppo Bossetti, ma potrebbe essere un altro figliolo clandestino dell'esuberante Guerinoni o addirittura un figlio giovanile generato dal muratore abbronzato , per esempio frutto di un'avventura adolescenziale.. ma allora, tutti i DNA cercati in giro per il mondo, a cosa sarebbero serviti? Se esistesse una simile possibilità , vuoi che, se non il timido Massimo, ma la sua agguerrita genitrice non lo avrebbe già urlato ai quattro venti?
Noi, certo, d'istinto vorremmo credere al cuore di mamma, alle parole della tenace e coriacea Ester. La signora , spalleggiata in televisione dalla gemella di Massimo, ha contribuito a strappare l'ultimo lembo di sipario formale tenuto sul suo nucleo familiare, ha atteso il decesso del marito, e ci racconta che da ragazza, purtroppo, era soggetta ad aborti spontanei dei feti concepiti con Bossetti. Così si recò da un ginecologo che le assicurò sostegno e aiuto e la sottopose a delle sedute , durante le quali il medico le iniettava una qualche sostanza " molto fredda".
E' suggestiva l'immagine di un intruglio gelido, tipo azoto liquido, che magari iberna l'embrione e lo costringe a rimanere nell'inquieto utero che di solito non trattiene nulla, ma i medici interpellati non si degnano nemmeno di smentire simili ipotesi, troppo fantasiose.
Vero è invece che la fecondazione assistita non è una novità del terzo millennio. In forme più rudimentali, tipo una siringa che inietta in vagina il liquido seminale, a quanto pare si utilizzava già quasi un centinaio di anni fa o anche prima ( citiamo , senza avallare, il compianto Vittorio Buttafava e la sua versione a proposito del concepimento dei figli di Umberto e Maria José di Savoia).
Se così è andata, e comunque Ester lo ha quasi ammesso con i suoi panegirici, nessuno dei tre Bossetti è figlio del padre legale. Però, quest'ultimo, il ginecologo e Guerinoni, non ci sono più a dire la loro; e poi, anche fosse, la risposta che ci serve è un'altra, sempre la stessa: quel DNA trovato sulle mutandine di Yara è di Massimo Bossetti? Dobbiamo spendere altri denari, non pochi, nella superperizia richiesta dalla difesa?
Si faccia tutto ciò che si ritiene di fare, ma noi siamo ormai frastornati senza rimedio. Per certi casi si smuove l'universo, per altri pochi accertamenti e via. Assassini additati al pubblico ludibrio, e condannati in via definitiva, trovano sempre strenui difensori e si chiedono le revisioni dei processi. Gente condannata per delitto in concorso rimane sola a scontare la pena, e con chi sia stato il concorso non si sa.
Tutti debbono guadagnare, dagli avvocati "legal star", che passano da difesa ad accusa a parte civile, ai periti, agli investigatori privati, con i media a scaldare gli animi, i social che ci fanno azzuffare e i cuori sempre eccitati. La babele non sa di buono.
E pensiamo un po' a quando magari si dovrà cercare qualche DNA di soggetti frutto delle gravidanze attuali, in affitto, eterologhe, ovuli indiani, uteri californiani...che non si debba un giorno invocare l'acume di un improbabile tenente Colombo, che capiva tutto dall'etichetta di un cappotto?