DNA, chiacchiere paesane, segreti di provincia
L'indagine è stata lunga, laboriosa, impegnativa, con una mobilitazione raramente messa in campo per altri casi. E pazienza se alla fine si è sparsa l'impressione che la montagna abbia partorito il topolino.
La sera del ritrovamento, la voce dilaga e un sacco di gente si precipita sul posto, in teoria per omaggiare, in effetti per curiosità; tra loro c'è, perché compare in un fotogramma, tale Massimo Giuseppe Bossetti, ma si saprà solo dopo ( è sera, precisiamo, e personalmente, se facessi un lavoro di fatica, nemmeno la terza guerra mondiale a fine giornata mi smuoverebbe dal divano).
Ci dicono che, partendo da alcune tracce sul corpo della sventurata giovane, le richieste di sottoporsi al test abbiano coinvolto persone residenti in mezza Italia, non si sa il perché, forse rincorrendo parentele a partire da ceppi familiari che quel DNA legava tra loro.
Inizia a serpeggiare l'indiscrezione: si cerca il figlio di una donna del posto, Ignoto 1, una signora che lo avrebbe avuto da una relazione clandestina o passeggera una quarantina d'anni prima: un ben strano pettegolezzo, se andiamo a vedere, ma se sono partiti da un punto, da un soggetto affine per caratteristiche genetiche, il ragionamento e la scienza evidentemente hanno condotto a tale conclusione.
Immaginiamo che le tizie nella situazione descritta abbiano iniziato a temere il peggio; e che la famosa mattina, nel 2014, in cui il Bossetti ha tentato una improbabile fuga per impalcature davanti ai Carabinieri, lui sapeva il perché. Questo non implica la sua colpevolezza, solo il suo spavento per un evento scongiurato, ma già temuto.
Questo il quadro familiare: il padre - almeno quello ufficiale - pare assente ( spiegazione, è malato fin da giovane); la madre, una signora ancora fascinosa e battagliera; lui, l'interessato, un soldo di cacio con un fisico apparentemente poco adatto alla tempra richiesta a un muratore, più che abbronzato, quasi ustionato da lampade e bagni solari in piscina; sua moglie, una donna bellissima, fisico da modella dopo tre figli, un po' incongrua al suo fianco.
Coppia del nord, coppia moderna, che si difende dalle accuse davanti ai media impiccioni - o meglio lo fa lei, Marica: se guardavamo qualche film porno, questo riguarda solo noi due; le infedeltà di lei non riguardano gli altri; sul risultato delle perizie sul pc del marito ( pare che si dilettasse nella ricerca di preadolescenti) ha poco da dire e, in effetti, nei colloqui in carcere cerca di estorcergli qualcosa, ma lui resiste. Marica pare sia stata poco benevola verso la suocera, però, e da qui scaturisce un filone succulento sul fronte del gossip, ma alla fine ben poco produttivo ai fini pratici.
Ester Arzuffi, giovane ed esuberante operaia sposata ad un uomo un po' più grande che non scoppiava di salute per malattie professionali, ha avuto una liaison con il defunto ( nel 1999) Giuseppe Guerinoni, autista di corriere, che a volte le dava anche un passaggio in macchina? E magari in famiglia la verità si sapeva, ma Bossetti senior ha chiuso un occhio?
Pure fosse, il pool di legali di Bossetti non discute tanto su questo, ma sul tipo di analisi effettuata, la quasi assenza dell'elemento mitocondriale , unico che farebbe identificare con precisione la madre di Ignoto 1. E si butta naturalmente su altri due elementi importanti: il passaggio di un furgone che non è dimostrato sia di Bossetti ( dentro, tracce di qualcosa, di tutto e di niente); e il fatto che sul giaccone di Yara ci fosse molto DNA di un'altra persona, l'istruttrice Silvia Brena, e quindi perché fissarsi su una traccia infima? ( che però era sulle mutandine...).
Insomma la difesa gioca su più tavoli: se non funziona uno, tenta l'altro.
Ormai il processo è celebrato dai media, si formano gli schieramenti , giornalisti, psichiatri, blogger in cerca di visibilità, e sono quasi tutti innocentisti, come sta accadendo per Rosa e Olindo. Sotto la linea gotica gli indagati sono più sfortunati e, per esempio, Logli, Parolisi, o Buoninconti ( d'origine campana) non vengono difesi da nessuno anzi, si invoca la gogna.