Oggi si è tenuta la tanto annunciata conferenza stampa nel Salone d'Onore del Coni con l'addio alla Roma da parte di Francesco Totti.

L'ex 10 giallorosso ha detto di essere stato costretto a fare questa scelta, perché sempre estromesso da qualsiasi decisione all'interno della società. Nelle scelte tecniche sui calciatori da coinvolgere nel progetto Roma, allenatore e direttore sportivo hanno sempre preso le loro decisioni senza mai interpellarlo, tanto che in due anni Totti ha detto di aver partecipato al massimo a dieci riunioni e, per il resto, di essere tenuto fuori da tutto.

In ogni caso, continuerà a seguire la Roma, anche se da tifoso, e lo farà pure andando allo stadio... ma in curva sud, insieme a De Rossi, a meno che non decida di andare a giocare da qualche altra parte.

E se Totti, uno dei re di Roma della storia dei giallorossi se ne va, a Firenze oggi ci sono state "prove di dialogo" tra la nuova dirigenza italo-americana ed il re leone Omar Gabriel Batistuta a cui Joe Barone, in rappresentanza della nuova proprietà, ha prospettato un ruolo operativo alliinterno della Fiorentina che sta (ri)nascendo.

Batistuta e Barone avrebbero parlato a grandi linee di cosa l'ex centravanti argentino potrebbe fare all'interno della Fiorentina, anche se non si è scesi nel dettaglio. I due si erano già conosciuti di persona e quest'oggi hanno cercato di capire i termini di un eventuale ingresso di Batistuta nel nuovo organigramma della viola.

Questo pomeriggio la fumata bianca non è arrivata, ma non è esclusa la possibilità che questa sia stata semplicemente rimandata a breve.