In tanti hanno risposto all'appello: altri comitati dei pendolari, moltissimi sindaci della zona, ma anche rappresentanti dell'amministrazione comunale di Cremona, tre candidati alla presidenza, una breve apparizione dell'assessore Sorte e numerosi cittadini.
Tanta commozione, numerose testimonianze e un messaggio forte e chiaro: non si deve abbassare la guardia sulla manutenzione, servono più investimenti, il minimo sindacale per rendere dignitosi e sicuri gli spostamenti di 740 mila cittadini lombardi utenti del servizio ferroviario regionale.
Per un giorno, per una settimana, i riflettori hanno illuminato un pezzo di vita dei lombardi che troppo a lungo è rimasto nell'ombra. Non si devono spegnere più.
"Ci piacerebbe che, anche solo per un paio di fermate, foste con noi per non rendere invisibile e muta l'immensa tragedia ferroviaria di Pioltello" si legge sul volantino che ha fatto il giro del mondo, mediatico e non. Un viaggio della memoria e della consapevolezza, per ricordare e raccontare i problemi quotidiani dei pendolari che oggi si ritrovano a fare i conti anche con la sicurezza.
Erano tutti invitati, giovedì, su quel treno, a una settimana esatta, per ricordare la tragedia e per farsi sentire: i cittadini, i sindaci, i candidati alla presidenza della regione e tutte le forze politiche del territorio.
Il comitato pendolari di Crema ha organizzato per la giornata del primo febbraio un viaggio proprio su quella linea, la Cremona - Treviglio - Milano, dove una settimana prima tre persone avevano perso la vita.