Politica

Di Maio si dimette, ma Grillo cosa dice? In attesa dell'elevato

(di Vincenzo Petrosino, Salerno)  Che Di Maio decidesse di lasciare l'incarico di capo politico era nell'aria. Da molte parti il malcontento era palese e lui non era più amato dalle folle... almeno non certo come un tempo.

A questo punto, siamo tutti in attesa delle dichiarazioni del garante del Movimento, l'elevato Beppe Grillo, che potrebbe o dovrebbe illuminarci su quanto accaduto.

Di sicuro non è che Di Maio si sia "suicidato" politicamente... le sue dimissioni son oil risultato di un malcontento nei suoi confronti - e non solo della base - che covava da tempo.

Curioso invece, come già detto, il suo abbandono dopo aver nominato i "suoi" facilitatori, molti dei quali hanno sempre fatto parte del "suo"  cerchio magico. A meno che, con gli stati generali, il loro ruolo non diventi decisivo nel ridisegnare i vertici del Movimento... in tal modo, dopo essere uscito dalla porta, Di Maio potrebbe rientrare dalla finestra.

Comunque vadano le cose è difficile credere che esista ancora un Movimento 5 stelle che possa recuperare credibilità presso gli elettori, chiunque sia o siano le persone a guidarlo. 

Di Battista? Non credo da tempo né a Babbo Natale e neppure alla Befana.... anche se credo che Di Maio sia sostituibile, anzi "sostituibilissimo", visto che era un capo mai accettato da tutti, in special modo dagli attivisti storici.

Dopo le dimissioni di Di Maio si dovrebbe iniziare  una grossa pulizia in casa 5 stelle, a cominciare dai vari consulenti e impiegati che sono stati assunti a supporto dei parlamentari. Non dico che molti debbano essere presi a calci, ma almeno accompagnati alla porta... sì! Chi conosce il Movimento non può non essere d'accordo. 

Quello che vediamo oggi è conseguenza dell'aver ignorato, già molti anni fa, voci critiche e non allineate, da Pizzarotti a Becchi, dal defunto Salvo Mandarà ai tanti espulsi e fuoriusciti.

Ma nonostante ciò, da parte di Di Maio in occasione delle dimissioni nessun gesto di di scusa o di umiltà da parte sua. L'unico "gesto" di vero cambiamento lo ha fatto alla fine del suo intervento. Qual è stato? Quello di togliersi la cravatta!

Autore Vincenzo Petrosino
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