Internet è un percorso: non si può fare un’istantanea della grande rete, dimenticando il prima e il dopo, a meno che non importi a nessuno perdere dati importanti. Quello che accade in rete è un processo, nel quale entra in scena il fattore tempo.

A Lecco, da oggi (16 gennaio) al 6 febbraio, si svolgerà il corso di “E-commerce strategies & management”, in via Galilei, 1. Si tratta proprio delle strategie dell’e-commerce. Si tratta di quattro lezioni serali, dedicate soprattutto a titolari d’azienda, Ceo, amministratori, responsabili comunicazione/marketing ed export manager, ma aperte a tutti. Un’opportunità.

Per quale ragione, tuttavia, abbiamo detto che, per avere un’idea utile del world wide web, bisogna spaziare con la mente nel procedere dei giorni? Lo abbiamo domandato a Giorgio Maggioni, comunicatore, esperto e sviluppatore di modelli di business on line, specializzato nella Pmi, nonché docente di Web marketing per l’internazionalizzazione d’impresa. Ha risposto alle nostre domande, con queste parole.


In che modo, in internet, si può spaziare nel tempo?

La prima cosa da fare è produrre Web diligence: bisogna ampliare il nostro raggio d’azione.

La web diligence è un periodo variabile. Si tratta di tre mesi circa, che sono utili al consulente per capire quali sono i percorsi che si devono attuare e procedere poi alla stesura del progetto strategico. Il percorso di analisi è una fase delicata e fondamentale, al fine di delineare la linea strategica (o piano editoriale).

Il percorso di governance, invece, è il prodotto di una relazione continuativa fra il consulente e l’impresa e ha come unico obiettivo quello di generare profitto per quest’ultima. I percorsi di governance hanno durata variabile, ma sono subordinati a multipli di tre mesi. Crediamo che questo sia il tempo minimo di valutazione dell’effetto, generato dalle azioni web che il consulente metterà in campo per raggiungere il risultato.

Come questo quadro si attua nella realtà?

Immedesimiamoci nella realtà dei fatti. Web diligence è una parola che fa sempre effetto, che alla fine non è nient’altro che una ricerca approfondita delle possibilità e dei costi/benefici di ogni azione on line. Se ci piace pensare l’azione on line nel suo essere puntiforme, momentanea, quel che c’è dietro è il progetto, nel suo svolgersi nel trascorrere del tempo. I file da produrre sono:

  1. Definire qual è il sogno dell’imprenditore.
  2. Verificarne la fattibilità (il classico esempio dei frigoriferi, oppure i ghiaccioli, da vendere al Polo nord).
  3. Ipotizzare i tempi di raggiungimento dell’obiettivo.
  4. Identificare gli strumenti.
  5. Produrre i materiali.
  6. Stabilire i controlli.
  7. Fare tuning (cioè, per così dire, sintonizzarsi)