In sensibile aumento, a giugno 2021, sia l'indice del clima di fiducia dei consumatori, che passa da 110,6 a 115,1, sia l'indice composito del clima di fiducia delle imprese, che da 107,3 passa a 112,8.

Riguardo ai consumatori, tutte le componenti dell'indice risultano in crescita, anche se con valori diversi: il clima economico e quello corrente registrano gli incrementi più decisi (rispettivamente da 116,2 a 126,9 e da 102,6 a 108,1, mentre il clima personale e quello futuro passano, rispettivamente, da 108,7 a 111,1 e da 122,5 a 125,5.

Stesso discorso, seppure con un'eccezione, riguarda le imprese dove si stima un miglioramento della fiducia nella manifattura e, soprattutto, nei servizi. In particolare, nell'industria manifatturiera l'indice sale da 110,9 a 114,8, nei servizi di mercato aumenta da 99,1 a 106,7 e nel commercio al dettaglio cresce da 99,9 a 106,7. A risultare in calo l'indice di fiducia nelle costruzioni che diminuisce, anche se lievemente, da 153,9 a 153,6.

Istat fa sapere che "nell'industria manifatturiera migliorano i giudizi sugli ordini e le aspettative sulla produzione; le scorte sono giudicate in leggero accumulo rispetto al mese scorso. Si segnala una netta crescita della fiducia nel settore dei beni intermedi. Per quanto attiene alle costruzioni, i giudizi sul livello degli ordini sono in miglioramento mentre si registra un calo delle attese sull'occupazione presso l'azienda; tra i settori emerge un calo marcato dell'indice di fiducia nel settore dell'ingegneria civile.Con riferimento ai servizi di mercato, i saldi di tutte le componenti dell'indice sono in decisa risalita. La fiducia migliora decisamente nel settore del trasporto e magazzinaggio mentre è in lieve calo nel turismo e nei servizi alle imprese. Nel commercio al dettaglio, la risalita dell'indice è trainata dal miglioramento dei giudizi sia sulle vendite sia sulle scorte; le attese sulle vendite diminuiscono. Per quanto riguarda i circuiti distributivi, si evidenzia uno spiccato miglioramento della fiducia nella distribuzione tradizionale (l'indice passa da 92,7 a 101,5); nella grande distribuzione la dinamica, seppur positiva, è più contenuta (l'indice sale da 103,0 a 108,6)".