Una quota continuamente crescente di impieghi da parte dei grandi gestori patrimoniali si sta indirizzando verso il settore degli immobili. Si tratta di una tendenza che ha cominciato a esprimersi all'inizio del millennio, quando l'inflazione bassa o addirittura nulla aveva reso appetibili anche i rendimenti modesti del settore, in quanto privi di rischio.
Nel 2023, il valore netto dei fondi immobiliari in Europa ha raggiunto un traguardo impressionante, superando i mille miliardi di euro. Questo rappresenta un incremento di sette volte rispetto all’inizio del secolo. La Germania detiene un patrimonio di circa 300 miliardi, mentre la Gran Bretagna ne possiede oltre 200.
L’interesse crescente ha portato ad un aumento del numero di broker autorizzati nell’UE, con quasi duemila fondi attivi. In Italia, si prevede che il patrimonio supererà i 110 miliardi di euro, con 600 fondi attualmente in funzione.
La maggior parte degli investimenti è destinata agli uffici, mentre il resto è suddiviso tra settori commerciali, residenziali, alberghieri e logistici. L’espansione significativa degli investimenti immobiliari ha stimolato lo sviluppo di una vasta gamma di servizi professionali correlati, che hanno registrato una crescita decuplicata in Europa.