Una nuova proposta di delibera approda in Campidoglio: il consigliere del Movimento 5 Stelle, Paolo Ferrara, ha avanzato l’idea di vietare il fumo sulle spiagge a ridosso delle aree di balneazione, creando invece aree dedicate per i fumatori in prossimità dei punti ristoro, come bar e ristoranti. L’obiettivo dichiarato dal consigliere è quello di ridurre l’abbandono di mozziconi sulle spiagge, limitando così l’inquinamento ambientale e preservando il decoro delle coste.
La proposta e le sue implicazioni
Secondo Ferrara, il divieto di fumo in spiaggia rappresenterebbe un passo importante verso una maggiore tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Il problema dell’abbandono dei mozziconi di sigaretta è, infatti, ben noto: ogni anno tonnellate di filtri finiscono tra la sabbia e in mare, impiegando anni per degradarsi e rilasciando sostanze tossiche che danneggiano l’ecosistema marino.
L’idea di istituire apposite aree fumatori nei pressi dei punti di ristoro, secondo il consigliere, permetterebbe ai fumatori di non rinunciare al loro diritto, ma allo stesso tempo garantirebbe un maggiore controllo sulla dispersione dei rifiuti.
Un divieto necessario o un eccesso di regolamentazione?
Se da un lato la proposta trova il sostegno di molti ambientalisti e bagnanti che lamentano la presenza di mozziconi sulle spiagge, dall’altro solleva alcune perplessità. Va infatti ricordato che esistono già normative che vietano l’abbandono di rifiuti sulla battigia, mozziconi di sigaretta inclusi. Il problema non sembra quindi essere la mancanza di regole, ma piuttosto la loro scarsa applicazione.
Piuttosto che introdurre un divieto generalizzato, che limiterebbe ulteriormente la libertà dei cittadini in un contesto all’aria aperta, sarebbe forse più efficace puntare su campagne di sensibilizzazione e su un rafforzamento dei controlli. L’educazione civica e il rispetto delle regole dovrebbero essere la base per affrontare il problema, senza ricorrere a ulteriori restrizioni.
Un altro punto critico riguarda le spiagge libere, spesso sprovviste di cestini adeguati per la raccolta dei rifiuti. Se l’obiettivo è davvero ridurre l’inquinamento da mozziconi, un primo passo concreto potrebbe essere l’installazione di posacenere e contenitori appositi lungo i litorali, incentivando i fumatori a smaltire correttamente i loro rifiuti.
Inoltre, i cittadini si chiedono come mai il Movimento 5 Stelle, che ha governato nella precedente amministrazione sia il Comune che il Municipio e quindi ha avuto la gestione diretta delle spiagge, non abbia adottato questo provvedimento quando ne aveva la possibilità. Se il problema è così urgente, perché non è stato affrontato prima? Questo solleva dubbi sulla reale efficacia della proposta e sulla sua motivazione politica.
Conclusioni
La proposta di Paolo Ferrara apre un dibattito su un tema importante, ma la soluzione proposta rischia di colpire indiscriminatamente tutti i fumatori anziché punire chi realmente trasgredisce le norme già esistenti. Un approccio più equilibrato potrebbe combinare sensibilizzazione, sanzioni mirate per chi sporca e un miglioramento delle infrastrutture per la raccolta dei rifiuti sulle spiagge. Perché vietare una libertà, quando basterebbe far rispettare le regole già in vigore?