«Più sicurezza, più lavoro, più attenzione agli ultimi, diritto alla salute, allo studio e ad uno sport sano e civile, un’Europa diversa più attenta ai cittadini e non più schiava della finanza e delle multinazionali. Condivido le riflessioni del Presidente e le faccio mie, col lavoro che ho già fatto e quello che farò nei prossimi mesi».

Così Matteo Salvini ha riassunto e condiviso il discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ammesso che il pensiero di Mattarella coincida con quello di Salvini, anche se i dubbi sono fortissimi, il vicepremier del cambiamento si è però dimenticato di commentare un passaggio non certo irrilevante del discorso del capo dello Stato, passaggio riportato di seguito.

«Ieri sera ho promulgato la legge di bilancio nei termini utili a evitare l’esercizio provvisorio, pur se approvata in via definitiva dal Parlamento soltanto da poche ore.

Avere scongiurato la apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea per il mancato rispetto di norme liberamente sottoscritte è un elemento che rafforza la fiducia e conferisce stabilità.

La grande compressione dell’esame parlamentare e la mancanza di un opportuno confronto con i corpi sociali richiedono adesso un’attenta verifica dei contenuti del provvedimento.

Mi auguro – vivamente - che il Parlamento, il Governo, i gruppi politici trovino il modo di discutere costruttivamente su quanto avvenuto; e assicurino per il futuro condizioni adeguate di esame e di confronto.

La dimensione europea è quella in cui l’Italia ha scelto di investire e di giocare il proprio futuro; e al suo interno dobbiamo essere voce autorevole.»

In pratica, Mattarella ha detto al Governo che ha dato il via libera alla legge di bilancio solo perché l'esercizio provvisorio sarebbe stata una scelta peggiore e che non ha di certo condiviso il metodo con cui la manovra è stata approvata, con una fiducia alla cieca, senza che il parlamento potesse conoscerne il contenuto.

Per tale motivo, Mattarella ha detto al Governo di fare, nei prossimi giorni, ciò che doveva fare prima dell'approvazione, confrontandosi con le parti sociali e che, per il futuro, non si ripeta quanto avvenuto.

Chissà se Salvini, quando diceva di condividere il discorso di fine d'anno del presidente della Repubblica, fosse d'accordo anche sulle parole sopra riportate.