“Dopo i 40 ricorsi presentati nel Lazio, adesso tocca alla Sicilia e precisamente da Palermo, dove per 23 Vigili del Fuoco in servizio e in quiescenza parte il ricorso per il riconoscimento dei 6 scatti stipendiali in seno al trattamento di fine servizio e in tempo reale, ovvero sia tutti e sei, con applicazione retroattiva ai cinque anni dal momento della presentazione dell’istanza stragiudiziale di ricalcolo, oltre gli arretrati e gli interessi maturali fino all’effettivo soddisfo” così Fernando Cordella Presidente del Sindacato ANPPE Vigili del Fuoco.
“Il ricorso - continua Cordella - è stata predisposto dal Responsabile Legale del CTS di ANPPE VVF Avvocato Angelo Vittorio Antonio GIUNTA Patrocinante in Cassazione e dinanzi le giurisdizioni superiori – specializzato in diritto amministrativo e amministrativo militare ed in particolare per i Vigili del Fuoco, l’obiettivo è censurare rispettivamente l’operato della Pubblica Amministrazione (Ministero ed INPS) la quale per il personale in servizio ha espresso diniego in riferimento al calcolo del TFS con inclusione dei sei scatti stipendiali in tempo reale”.
“Nel ricorso, dove si tratta sia del personale in servizio e di imminente quiescenza si evince – dice Cordella – che quanto espresso dalla norma di legge 30 dicembre 2021 è costituzionalmente illegittimo in quanto con i principi costituzionali di cui artt.3, 36, 97 Cost. Difatti, non comporterebbe l’erogazione immediata dei sei scatti stipendiali, a differenza di quanto indicato nell’art.6-bis del D.L. n.387 del 1987, che riguarda esclusivamente il Personale della Polizia di Stato; Oltretutto, lede i diritti soggettivi dei ricorrenti posti in stato di quiescenza, ovvero sia gli interessi legittimi pretensivi dei ricorrenti, nel caso de quo del ricorrente, palesando un eccesso di potere e disparità di trattamento nei confronti di coloro che sono in servizio e al momento del trattamento di quiescenza non percepiranno i sei scatti stipendiali, a differenza di coloro i quali entreranno in quiescenza a decorrere dal 2028, i quali godranno in tempo reale i sei scatti stipendiali, al termine del trattamento fine servizio”.
“Proprio in questi giorni – dice Cordella – è stato depositato in legge di Stabilità un emendamento che accorcia il tempo dell’applicazione, con un primo riconoscimento di 3 anni per il 2023 e un riconoscimento non più del 2028, ma anticipato al 2027. Ma questo emendamento anche che fosse approvato - spiega Cordella - non risolve nulla, in quanto penalizza ancora di più il personale che si presta ad andare in pensione e chi è andato negli ultimi anni al quale non viene riconosciuto nulla”.
“Ecco perché nei prossimi mesi con l’Avvocato Giunta informeremo tutti i Vigili del Fuoco d’Italia e ci recheremo in tutte le grandi città. Il nostro compito – conclude Cordella – è depositare in ogni TAR Regionale il ricorso per il riconoscimento dei sei scatti stipendiali ai sensi dell’art.1, comma 98 della legge 30 dicembre 2021 in tempo reale, in modo che anche la nuova Politica si accorga della discriminazione avvenuta e intervenga una volta per tutte con un immediato testo legislativo correttivo”.