A quattro anni dall'approvazione della legge regionale contro la violenza sulle donne, in occasione del 25 novembre, è doveroso fare il punto su quanto realizzato in Lombardia. Certamente, sono stati fatti molti passi avanti, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Proprio in questi giorni la Conferenza delle Regioni ha ripartito i 31 milioni di euro (relativi ad anni pregressi e al biennio 2015-16) stanziati dal Governo per la lotta alla violenza sulle donne. Alla Lombardia sono stati destinati un milione e 700mila euro per i centri antiviolenza e le case rifugio già esistenti, 846mila per la realizzazione di nuove strutture e un milione e 839mila euro per la promozione di azioni contro la violenza sessuale, per un totale di 4 milioni e 385mila euro. Le risorse si vanno ad aggiungere a quelle già stanziate in passato dal Governo (pari a 2 milioni e 700mila euro) e a quelle messe direttamente a disposizione dalla Regione, con cui sono state finanziate 18 reti antiviolenza. Fra le altre quelle che vedono come Comuni capofila, Bergamo, Brescia, Cinisello Balsamo, Mantova, Milano, Varese, Sondrio, Rozzano e Lecco.
Gli interventi messi in campo fino ad oggi sono stati diretti a potenziare la rete esistente di accoglienza delle donne maltrattate, a realizzare campagne di sensibilizzazione e a promuovere la formazione che per ora è stata rivolta agli avvocati (in collaborazione con l'ordine professionale) e al personale ospedaliero sanitario.