Nel recupero della 9.a giornata di Serie A il Bologna supera il Milan nel finale e vola al sesto posto in classifica

Il recupero della 9.a giornata di Serie A ha regalato emozioni intense al Dall'Ara, dove il Bologna conquista tre punti fondamentali battendo il Milan 2-1 in una partita ricca di colpi di scena, confermandosi protagonista di una stagione sempre più promettente.
Con questa vittoria, i rossoblù scalano la classifica posizionandosi al sesto posto, inserendosi tra Lazio e Fiorentina e riducendo a cinque punti il distacco dalla Juventus, quarta.
Vincenzo Italiano riconferma Ferguson nella formazione titolare, schierando Fabbian a supporto di Castro, mentre Conceicao opta per Musah nel centrocampo e tiene Pulisic in panchina nell'undici iniziale.
Il Milan parte aggressivo: dopo pochi secondi, Musah lancia Gimenez, che però calcia alto davanti a Skorupski. Sul fronte opposto, Ndoye, in svantaggio fisico dopo un contrasto con Pavlovic, fallisce il gol da posizione favorevole. La gara procede a ritmi serrati, e al 38' il Bologna sfiora il vantaggio: Dominguez semina il panico in area rossonera, ma il suo tiro viene neutralizzato da Maignan. A sorpresa, è il Milan a passare in vantaggio nel recupero: Leao, servito da Gimenez, supera De Silvestri con uno scatto fulmineo, elude Skorupski e deposita in rete il gol dell'1-0.
Nella ripresa, il Bologna reagisce subito: al 47', Castro sfrutta una mischia in area e insacca il pallone dell'1-1, nonostante l'assist di mano!
La partita si riequilibra, ma negli ultimi venti minuti i padroni di casa alzano l'intensità. A dieci minuti dal termine, il Milan trema: prima Casale colpisce il palo con un colpo di testa, poi Cambiaghi, in acrobazia, sfiora il gol colpendo la traversa. La pressione rossoblù si concretizza all'82': Cambiaghi, lanciato sulla fascia, crossa preciso verso Ndoye, che anticipa Pavlovic e realizza il gol del 2-1, scatenando l'esultanza del Dall'Ara.
Questo successo non solo consolida il Bologna nella parte alta della classifica, ma dimostra la maturità di una squadra capace di ribaltare le situazioni critiche, con tutte le carte in regola per candidarsi per un posto in Europa.
Il Milan, invece, deve riflettere su una difesa troppo fragile e scelte tattiche non sempre efficaci, come l'inserimento tardivo di Pulisic.
Questi i commenti del dopo gara...
Vincenzo Italiano: "C'è stata un'altra reazione fantastica della squadra a uno svantaggio in una gara che stavamo giocando bene, essere andati sotto poteva compromettere tutto, la capacità di non mollare di questi ragazzi ci sta permettendo di vincere gare come questa. Al minimo errore squadre come il Milan ti puniscono, abbiamo visto il carattere di questi ragazzi, aggiungiamo tre punti alla nostra classifica che ora sta diventando importante. Noi giocheremo domenica alle 15, abbiamo poco tempo per recuperare, quando ho visto che avevamo perso un po' di intensità ho deciso di intervenire con i cambi e negli ultimi 20' abbiamo riacquisito linfa e sono contento dell'atteggiamento e della voglia con cui si è entrati in campo e con cui si è conclusa la gara.Prima di andare in campo, nello spogliatoio ho detto ai ragazzi che questa sarebbe stata una gara da Champions perché il Milan è fortissimo e dovevamo avere quello spirito, di confronto con squadre di alto livello. La rosa profonda? Stiamo recuperando qualche giocatore, domenica siamo di nuovo in campo e oggi abbiamo spinto tanto e faticato tanto, quando poi abbiamo i cambi abbiamo anche la possibilità di dormire sereni perché potremo schierare un undici che può fare la prestazione. Siamo contenti perché abbiamo ribaltato la gara contro una squadra fortissima e talentuosissima e batterli in rimonta è stato un grande merito".
Sergio Conceicao: "C'è un fallo di mano clamoroso anche se noi dobbiamo fare di più, tutti gli episodi negativi che abbiamo sono decisivi per il risultato, c'è da continuare a lavorare, vedere cosa abbiamo fatto bene, anche se di calcio si parla poco e questo non va bene, ci sono stati errori nostri e anche di un'altra squadra e questi piccoli episodi sono decisivi. Io penso che sia stata una partita molto competitiva, il Bologna è una squadra da Champions. Abbiamo fatto un buon primo tempo, siamo arrivati al gol e abbiamo avuto occasioni. Poi ci sono questi episodi: alcuni per colpa nostra come a Torino e col Feyenoord, altre per errori degli arbitri o del VAR se l'arbitro non vede. Veramente non capisco, anche il secondo gol... L'ho visto: la palla è uscita. Manca leggerezza, manca tranquillità nell'ambiente su questi episodi. Nelle utlime partite sono incredibili gli episodi che ci succedono, per la squadra avversaria sono gol, per noi no. Non è che mi lamento o piango. Dovevamo fare di più nel secondo tempo, ma gli episodi influiscono tanto sulla squadra.Quando siamo connessi con la partita, sappiamo dove pressare, siamo corti. Sapevamo che loro soffrivano sulla profondità e abbiamo fatto gol così, abbiamo anche sfruttato le fasce. Quello che si vede è che quando siamo in partita stiamo bene e possiamo fare gol sempre, creando tanto e ogni tanto ci sono questi episodi, delle volte sembra di camminare sul fuoco, e poi ci sono degli episodi negativi che diventano decisivi contro di noi specialmente perché noi avremmo bisogno di qualcosa di positivo. Si parla sempre della mia situazione, io so cosa posso fare o cosa voglio, ho quasi 100 gare in Champions League, ho vinto 13 trofei, se mi dicono di andare via, vado via, non voglio un euro in più, si dicono anche delle cattiverie nei miei confronti e non è giusto neanche per la mia famiglia. Io non sono rispettato, sono molto criticato; vedo interviste di altri allenatori nel giorno della partita. E io queste cose non le farei. Ho 13 titoli, ho sempre giocato bene contro le italiane, tranne con l'Inter. Non è che sono arrivato qui dal niente: abbiamo bisogno io e il mio staff di un po' di rispetto. Io sono qua oggi fino a non so quando, il Milan continua. Ma io ho bisogno di rispetto".