La stanza dei buoni è libro del poeta e musicista Tommaso Marangio in cui viene raccontata la storia d’amore e il legame profondo con suo figlio morto annegato a Tenerife.

Il dramma più grande: la morte di un figlio. Come si fa ad andare avanti travolti dal dolore? 

Tommaso Marangio, in arte Tommy Blues, poeta e musicista, ha perso suo figlio nel 2016 a Tenerife: Riccardo a 26 anni è annegato inghiottito dalle onde dell’oceano. Il libro “La stanza dei buoni” è il racconto di una storia realmente vissuta, una storia d’amore e di forza di un padre e di un figlio, legati dalle stesse passioni: la libertà, il volontariato, la musica e l’arte in generale.

L’autore ha sentito forte il bisogno di scrivere questo libro, un libro scritto con dolore ma necessario quasi come una terapia, per scavare dentro di sé e riportare in vita i ricordi più profondi, l’importanza del legame di un uomo con il figlio e la sua famiglia

Dal suo racconto emerge l’amore che scaturisce da ogni evento quotidiano descritto, anche il più semplice. Un amore che lentamente colma il vuoto e la solitudine, lenisce la sofferenza, aiuta ad elaborare il lutto: “…feci un patto fra lui, me e la mia coscienza: innanzitutto evitare di abbattermi e di deprimermi, accettare i miei stati d’animo senza ripudiarli, perché tanto a nulla sarebbe servito, e quindi convertire le mie emozioni e ogni mia piccola commozione in qualcosa di creativo, di comunicativo…”.

L’obiettivo di Tommaso Marangio è quindi quello di condividere questa storia, senza nessuna ricerca di pietà e compassione, bensì con spirito di rinascita e per aiutare tutte le famiglie, che come la sua, hanno vissuto una tale tragedia, a ritrovare la luce in fondo al tunnel di buio in cui si sprofonda.

Attraverso il suo viaggio intimo l’autore emoziona descrivendo il percorso con suo figlio con grande umanità e poesia. 

La storia di due sognatori e spiriti liberi ambientata tra il Salento e Tenerife, passando per Roma e Milano.

L’autore

Tommaso Marangio, in arte Tommy Blues, di origini leccesi, vive a Roma. Girovago e musicista, compositore, ama leggere e scrivere poesie e canzoni. Continua a studiare musica, a suonare, a insegnare e comporre proprio come auspicava suo figlio Riccardo scomparso nel 2016.