Disagi e disservizi a Vasto. A farne le spese soprattutto sono i turisti. Pare che “grazie” ad alcune ripetute prestazioni corporali (pensiamo noi di tipo “indigeno”), i nostri tanto amati turisti non trovino luoghi in cui potersi recare.

Accade cioè che un povero turista deve girovagare in lungo e largo per trovare un bagno pubblico, poiché quelli disponibili risultano essere chiusi a causa di veri e propri atti di inciviltà che hanno portato alla decisione di impedirne l’utilizzo (villa comunale, belvedere Romano, palazzo Davalos e lungo la passeggiata di viale Dalmazia, pinetina verso la bagnante).

Dal Comune nessuna replica. È a tutti noto che all’interno della Città non vi sia un servizio igienico disponibile al grande pubblico e nemmeno all’interno della villa comunale, per cui ogni necessità fisica viene indirizzata verso appositi spazi e per la stessa ragione durante la sera e le ore notturne i vicoli del centro storico cambiano destinazione di uso. Perché si lasciano accadere tali cose? Stesso spettacolo indecente quello per la città di Vasto.

Mentre famiglie con bambini e turisti si dividevano tra le passeggiate lungo le spiagge di Vasto Marina davanti alle attività balneari per fortuna aperte alla stagione estiva dopo il covid19, un viavai di uomini si alternava a cercare angoli bui per poter espletare le loro funzioni.

Una situazione impossibile da accettare nel 2020 in una città che intende definirsi turistica o quanto meno moderna, che tra le parole “Turismo” mancano priorità principali come i bagni pubblici, che se date in gestione a disoccupati sarà di aiuto a far fronte all’occupazione ma allo stesso tempo una città che tiene anche al decoro cittadino
Chiediamo dopo tante richieste finora ignorate, all’amministrazione Vastese di attivarsi affinché i cittadini e turisti non debbano fare una negativa pubblicità alla nostra bella città.

Il Segretario provinciale
Ass.Mov. Iustitia Nova
Orlando Palmer