L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Ma il lavoro non c'è più, così l'Italia potrebbe diventare una Repubblica fondata sul reddito di cittadinanza... purché funzioni.

È la sola strada, quella ipotizzata dai 5 Stelle, per ovviare alla mancanza di lavoro che sembra colpire soprattutto l'Italia, ma in realtà interessa anche altri Paesi? Parrebbe di no.

Lo sta a dimostrare il Public service employment program, la legge, conosciuta più semplicemente come Job Guarantee, che il senatore democratico Bernie Sanders sta da tempo promuovendo e che può essere riassunta come un piano per garantire la piena occupazione, oltretutto senza far lievitare tasse e inflazione.

Ispirandosi al New Deal di Roosvelt, il progetto, che avrebbe limiti di tempo e non prevederebbe restrizioni in base al reddito, al genere, alla formazione o all'esperienza, funzionerebbe come una sorta di magazzino: quando l'economia "tira", le aziende assumono i lavoratori inseriti nel programma, mentre in fase di recessione economica la rete di sicurezza promossa da Sanders permetterebbe a coloro che hanno perso il posto di continuare a lavorare, percepire un reddito ed essere pronti nuovamente ad una nuova occupazione.

Il piano occupazionale statale diventerebbe così un'opzione pubblica di riserva, che garantirebbe la "vera" piena occupazione con ricadute positive per l'economia, caratterizzate, ad esempio, dalla riduzione della criminalità, dalla stabilità economica e sociale, dagli effetti benefici che tutto ciò avrebbe sui livelli di salute e sulle minori spese per sussidi economici.

Inoltre, i possibili effetti negativi derivanti dall'impatto che il piano potrebbe avere su inflazione e Pil non inciderebbero in modo significativo sulla spesa pubblica.

Insomma, un piano per pagare le persone per lavorare, anziché pagarle per non lavorare... una rivoluzione.