Un tribunale di Mosca, questo giovedì, ha respinto il ricorso che l'attivista russo anti-Putin, Alexei Navalny, aveva presentato contro la detenzione di 30 giorni a lui inflittagli al momento del suo rientro dalla Germania.

L'arresto avvenuto il 17 gennaio scorso era  avvenuto con la motivazione che Navalny avesse violato le condizioni di libertà vigilata relative ad una precedente condanna, la cui esecuzione era stata sospesa.

Gli  avvocati di Navalny hanno definito "assurdo" il suo arresto, dicendo che le autorità sapevano che il loro assistito era in cura a Berlino per l'avvelenamento da Novichok, avvenuto in Russia lo scorso agosto.

Navalny rischia adesso tre anni e mezzo di reclusione. 

Oltre alla farsa della giustizia, Putin, probabilmente in imbarazzo per le ultime rivelazioni pubblicate sul suo conto da Navalny, mentre fa arrestare i sostenitori del dissidente che manifestano nelle piazze russe per la "violazione delle restrizioni anti-coronavirus", i media pro Cremlino mandano in onda la pagliacciata visibile nel video seguente, dove centinaia di persone fanno festa al grido di "Putin è il nostro presidente"... proprio come in Corea del Nord!